giovedì 24 giugno 2010

Damiano Stufara è consigliere regionale. Ed ora costruiamo la Federazione della Sinistra come primo passo per un “Polo della sinistra alternativa per l’Umbria”

La decisione del TAR di dichiarare inammissibile il ricorso di Giuseppe Mascio nei confronti di Damiano Stufara, avanzato per rivendicare la vittoria delle preferenze nella circoscrizione di Terni nelle liste della Federazione della Sinistra, chiude definitivamente la questione sui reali rapporti di forza elettorali dentro la FdS umbra e sulla volontà dell’elettorato democraticamente espresso.

La decisione del TAR, ovviamente, nulla toglie alla ottima performance elettorale di Mascio in termini di preferenze e al suo importante contributo personale per il successo della FdS a Terni ed in Umbria.

D’altra parte Rifondazione Comunista aveva contribuito in maniera determinante alla composizione delle liste unitarie in Umbria, concedendo l’elezione certa di un consigliere regionale ai compagni del PdCI con l’inserimento del loro segretario regionale nel “listino”.

Il risultato della FdS umbra ha posto la lista al secondo posto, per eletti, nel centro sinistra, e il terzo miglior risultato umbro tra le liste in competizione.

Occorre ripartire dal buon 7% ottenuto per rilanciare con forza il progetto di unità delle forze della sinistra a partire dall’avvio del congresso fondativo della Federazione della Sinistra in Umbria.

Il primo, ma decisivo passaggio per cercare di coinvolgere un arcipelago della sinistra che ancora si assesta nella nostra regione ad un 15% dell’elettorato attivo.

Un potenziale significativo da cui ripartire per costruire nella nostra regione un “Polo della Sinistra d’Alternativa” autonomo e indipendente dal PD, alternativo al centro filo industriale e alle destre populiste e neo-autoritarie.

Definire un polo della sinistra d’alternativa capace di costruire alleanze anche con la “sinistra moderata” ma in grado di incidere sui processi economici e sociali reali, che ponga la questione di quale modello di sviluppo regionale, la salvaguardia e la qualificazione del lavoro anche attraverso un piano regionale del lavoro, l’introduzione del “reddito sociale”, una risposta al federalismo di Bossi con la costituzione “dell’Italia Mediana”.

Ripartiamo con queste questioni per rendere più forte la sinistra di alternativa in Umbria, lasciamoci alle spalle inutili e laceranti polemiche.

Seja o primeiro a comentar

Posta un commento

Lettori fissi

Stefano Vinti © 2008. Template by Dicas Blogger.

TOP