Condivisibili le preoccupazioni dei soggetti operanti nel settore delle costruzioni. I tagli pesanti del Governo non aiutano. La Giunta lavora per l’attuazione della L.R. 3/2010
Le preoccupazioni sul futuro del settore delle costruzioni espresse dagli imprenditori e dai lavoratori sono pienamente condivisibili. I dati sulla perdita di posti di lavoro e sulle aziende chiuse nei primi mesi dell’anno testimoniano l’urgenza di dare risposte immediate a lavoratori e imprese.
In Umbria non partiamo da zero, tanto si è fatto grazie anche alla collaborazione delle organizzazioni sindacali e delle associazioni datoriali. Negli anni passati abbiamo garantito per l’Umbria un modello di sviluppo fondato sulla qualità delle opere effettuate e sulla qualità del lavoro. Con la legge regionale n. 3 del 21 gennaio 2010, per esempio, l’Umbria ha introdotto nella disciplina degli appalti il principio che, nella scelta dell’offerta migliore, le amministrazioni aggiudicatrici utilizzino, di preferenza, il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Una norma questa la cui ratio è quella di arginare il fenomeno del massimo ribasso che colpisce imprese e lavoratori ma che il Governo ha impugnato con ricorso tuttora pendente.
Purtroppo oggi ci troviamo a fare i conti anche con i tagli pesanti da parte del governo nazionale che mettono a repentaglio la possibilità di proseguire il percorso avviato e di mettere a frutto i risultati conseguiti.
Basti solamente pensare ai tagli per il settore dell’edilizia residenziale pubblica pari a 17,5 milioni di euro per 2011 e 19,7 milioni di euro per il 2012.
Intanto la Giunta regionale sta già lavorando per dare piena attuazione alla Legge regionale 3 del 2010, Disciplina regionale dei lavori pubblici e norme in materia di regolarità contributiva per i lavori pubblici, un obiettivo che vogliamo perseguire con il contributo di tutti i soggetti interessati al fine di mettere in campo proposte concrete contro la crisi che sta colpendo anche il settore delle costruzioni



Posta un commento