IL “TESORETTO” E’ CRESCIUTO ANCORA
IL “TESORETTO” E’ CRESCIUTO ANCORA: COSA SI ASPETTA A RENDERE GIUSTIZIA AI PENSIONATI, AI GIOVANI PRECARI, ALLE FAMIGLIE PIU’ DEBOLI? I PENSIONATI CHE SONO SCESI IN PIAZZA ANCHE IN UMBRIA ATTENDONO UNA PRONTA RISPOSTA
La notizia di oggi, secondo la quale nei primi quattro mesi di quest’anno le entrate fiscali sono aumentate del 6,9%, facendo entrare nelle casse dello Stato qualcosa come 6,7 miliardi di euro in più rispetto a quanto era stato previsto, ci rafforza nella convinzione che, dopo anni ed anni di sacrifici imposti essenzialmente ai ceti sociali più deboli del Paese, non sia più rinviabile l’avvio di quella fase di risarcimento sociale che è stata troppo lungamente attesa. Alle motivazioni di ordine morale che sorreggono questa nostra tesi, e che sono state sostenute appena ieri dalle centinaia di migliaia di pensionati che sono scesi in piazza anche in Umbria per ricordarci il dramma di chi vive con meno di mille euro al mese, si sono aggiunte le condizioni materiali necessarie per realizzare questo disegno: il famoso “tesoretto” determinato dall’extra gettito fiscale si è accresciuto ancora e ad esso si sono aggiunti anche i 3 miliardi e 109 milioni di euro di maggiori incassi realizzati dall’Inps in virtù dell’aumento dei contributi che era stato previsto dalla Finanziaria 2007.
Ce n’è, quindi, più che a sufficienza per rispondere a questa sollecitazione, risolvendo lo spinoso tema delle pensioni in una prospettiva del tutto diversa da quella interessatamente sostenuta da non pochi soloni che operano anche a livello internazionale: no, dunque, all’allungamento dell’età lavorativa ed alla revisione verso il basso dei coefficienti, bensì superamento definitivo del vergognoso scalone Maroni ed aumento consistente dei trattamenti più vergognosi.
Di fronte alle cifre che abbiamo ricordate impallidisce l’impegno per 700 milioni di euro che è necessario nel 2007 per sostenere gli aumenti pensionistici che dovrebbero partire dal prossimo mese di luglio, come pure quello di 400 milioni di euro che si dovrebbero spendere per tutto il 2008 per il superamento dello scalone. Ne resta in abbondanza per aiutare i giovani (aumentando i contributi figurativi per i lavori discontinui) a costruirsi un più equo percorso verso la pensione e per sostenere le famiglie più disagiate, incrementando sostanzialmente gli assegni in loro favore.
Questi fatti dovrebbero convincere il governo, in forte crisi di consensi e messo sotto assedio dai poteri forti che lo hanno spinto ad assumere provvedimenti non sempre popolari, a non indugiare ulteriormente nell’adozione di provvedimenti che lo rimettano in piena sintonia con gli elettori che gli hanno affidato la guida del Paese.
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