CRESCITA DEL PIL E’ FINALMENTE SOSTENUTA DA QUELLA DEI CONSUMI
LA CRESCITA DEL PIL ITALIANO E’ FINALMENTE SOSTENUTA DA QUELLA DEI CONSUMI. INCREMENTARE I REDDITI DELLE FAMIGLIE FA BENE ANCHE ALLE IMPRESE
C‘è una importante novità nel dato recente comunicato dall’Istat relativo alla maggiori previsione di crescita del pil nazionale per il 2007 che, nel primo trimestre di quest’anno, è salito dal +2% al +2,3%. Una novità che è stata rilevata da più di un osservatore e sulla quale si è soffermato proprio oggi anche Giuseppe Turani, nel suo articolo di fondo su Affari & Finanza di Repubblica. L’illustre giornalista economico ha infatti sottolineato come per la prima volta da lungo tempo, la ripresa economica italiana, che è ormai innegabile, si accompagni con una crescita decisa dei consumi delle famiglie (+0,7% rispetto al trimestre precedente) e che questo fattore ha contribuito alla crescita del pil in questione nella misura dello 0,4% che è più che doppia rispetto al trimestre precedente.
Diciamo questo, perché a nostro parere (e non solo a nostro parere), se i consumi delle famiglie sono aumentati è segno che non solo si è accresciuta la loro fiducia riguardo alle prospettive future del Paese, ma anche che queste famiglie avevano evidentemente qualche cosa da spendere e si sono finalmente decise a farlo.
Se poi è vero, come nota sempre Turani, che le imprese hanno fatto fronte a questa accresciuta domanda ricorrendo soprattutto alle scorte, c’è da attendersi che nel secondo trimestre di quest’anno provvedano celermente ad accrescere le loro produzioni, perché in una situazione di favorevole congiuntura internazionale, e soprattutto europea, sarebbe da sprovveduti rimanere con i magazzini semivuoti.
Cosa che, stando ancora all’Istat, si sarebbe puntualmente verificata, visto che lo stesso istituto di statistica ha fatto presenta proprio oggi come la produzione industriale italiana sia cresciuta ad aprile del 4% in termini grezzi, rispetto all’aprile 2006. Grazie a ciò, nel periodo gennaio-aprile 2007 si è registrato un aumento grezzo dell’1,6% che, corretto per i giorni lavorativi si riduce ad un +0,9%.
All’azione di governo spetta ora il compito di assecondare questo buon momento della nostra economia e noi crediamo che il modo migliore, e più giusto, per farlo sia quello di favorire un ulteriore incremento dei consumi. Ciò in considerazione del fatto che la crescita del mercato interno rappresenta il migliore antidoto contro eventuali cedimenti di quello estero che al momento non sono comunque avvertibili, ne prevedibili. Mettere le famiglie italiane nella condizione di spendere di più è in fin dei conti la garanzia migliore che possiamo offrire alle nostre imprese circa il sicuro collocamento sul mercato delle loro produzioni.
Stefano Vinti
Presidente gruppo regionale umbro Prc-SE
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