lunedì 14 maggio 2007

SUCCESSO DI PUBBLICO ALL’INCONTRO PUBBLICO PROMOSSO DAL PRC SULLA COSTRUZIONE DEL “CANTIERE” PER LA NUOVA SINISTRA

Il tema è di quelli che appassionano –mettere in moto il cantiere per la costruzione del nuovo soggetto unitario della sinistra italiana- e ciò spiega la forte partecipazione che ha caratterizzato il primo incontro pubblico organizzato a tale riguardo da Rifondazione Comunista, che è riuscita a gremire la sala prenotata presso il Park Hotel di Ponte San Giovanni.

Un pubblico fatto di iscritti e simpatizzanti, ma anche di tanti esponenti di partiti, sindacati e movimenti giovanili che si sono dimostrati assai disposti a contribuire a questa impresa e ad approfittare, come è stato da più parti sottolineato, dell’occasione offerta dal processo di scioglimento dei Ds che, confluendo nel Pd , hanno lasciato libera una vasta prateria a sinistra nella quale inoltrarsi per mietere ampi consensi.

Un successo per Stefano Vinti, segretario regionale del Prc, e per Juri Pilucca, il cui esordio come neo segretario della federazione perugina non poteva essere più brillante e che ha comunque rivendicato con orgoglio il percorso che la stessa federazione aveva già da tempo intrapreso in questo senso.

Da parte sua Vinti ha lanciato l’idea del “cantiere” e la proposta di un coordinamento fra i gruppi consiliari regionali, con assunzione di responsabilità da parte di Rifondazione Comunista a sostegno di questo progetto.

Va perciò riconosciuto loro il merito di aver richiamato a Ponte San Giovanni tutti gli interessati a questo progetto, per ascoltare quanto aveva da dire in proposito Alfonso Gianni, Sottosegretario all’economia del governo Prodi, uno dei più convinti assertori, fra i dirigenti del Prc, della necessità di non indugiare perché –ha sostenuto, richiamandosi anche a Norberto Bobbio- oggi ci sono le condizioni per realizzare per davvero questa unità. Quelle condizioni che non c’erano un anno fa e che chissà quando si ripresenteranno di nuovo in futuro.

C’erano, per Sinistra Democratica, Franco Calistri, che è intervenuto a nome del suo movimento ribadendo la volontà di non dare vita ad un ennesimo partitino, bensì di mettersi al servizio anche in Umbria di un progetto di ben più ampie ambizioni, tant’è che ha anche suggerito di individuare già in questa fase iniziale, partendo magari dallo stesso Ponte San Giovanni, dei luoghi fisici (“case della Sinistra”) nelle quali ci si possa incontrare e confrontare. Presenti, per Sinistra Democratica, anche il Sen. Paolo Brutti, il prof. Claudio Carnieri e Franco Granocchia, uno dei tre consiglieri comunali perugini che hanno sottoscritto il patto di consultazione con i gruppi di Rifondazione Comunista e del Pdci e che per sottolineare la deriva centrista dei Ds ha citato la loro astensione su un documento che proponeva il superamento del lavoro precario in seno a quell’ente. Niente di più e niente di meno di quanto sta scritto nel programma di governo dell’Unione.

C’era Ada Girolamini, consigliere regionale dello Sdi, che ha focalizzato la sua attenzione su alcune questioni attorno alle quali è possibile costruire un fattivo rapporto di collaborazione, come, per esempio, per la costruzione di un sistema scolastico pubblico fondato sulla qualità.
Per il Pdci, Fabio Faina, capogruppo al Consiglio Comunale di Perugia, ha assicurato la disponibilità a collaborare a questo progetto da parte di un partito, il suo, ben strutturato e radicato sul territorio.

Quanto ai movimenti, particolarmente significativi sono risultati gli interventi di Costantino Pacioni, dell’Associazione per il Rinnovamento della Sinistra, che ha anch’egli sostenuto l’urgenza di dare vita ad un soggetto unitario, e Renato Albo, della Sinistra Unita di Gubbio, che ha ugualmente rilevato questa esigenza facendo presente al riguardo come il suo movimento abbia già compiuto un primo passo in questo senso confluendo nella Sinistra Democratica.
Infine le testimonianze sul come è possibile costruire dei percorsi comuni per l’intera sinistra, portate dai Sindaci di Gubbio e di Campello sul Clitunno, Orfeo Goracci e Paolo P
acifici.

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