venerdì 16 marzo 2007

BUONE NOTIZIE DALLA TRIMESTRALE DI CASSA: I CONTI PUBBLICI VANNO BENE E SI PUO’ RIDURRE LE PRESSIONE FISCALE. I COMUNI UMBRI, E QUELLO DI PERUGIA IN PARTICOLARE, NON VANIFICHINO QUESTE ATTESE INCREMENTANDO I LORO PRELIEVI

Le ottime notizie che si giungono dalla trimestrale di cassa aumentano la speranza di una prossima restituzione ai contribuenti italiani, ed in particolare alle famiglie meno abbienti, di una parte consistente delle maggiori entrate tributarie che sono state messe a segno nel corso del 2006.

Il documento, illustrato dal ministro Padoa-Schioppa, conferma il buon andamento dell’economia italiana e, di conseguenza, anche quello dei conti pubblici che appaiono in decisa ripresa dopo la lunga fase depressiva che il nostro paese ha sofferto durante gli anni di governo delle destre.

Intanto, per il 2007 è previsto un incremento del pil attorno al 2 per cento, in deciso miglioramento rispetto all’1,3 per cento che era stato indicato nella precedente Relazione revisionale e programmatica.

Ma le sorprese positive non finiscono qui perché, di conseguenza, il deficit stimato dovrebbe diminuire al 2,25 per cento del pil (quindi ben dentro il famigerato parametro di Mastricht come ci è stato richiesto dalla Commissione europea), rispetto al 2,8 per cento che era stato inizialmente programmato, con un avanzo primario che dovrebbe assestarsi sul 2 per cento rispetto al miserello 0,2 per cento che abbiamo avuto nel 2006. E se si incrementa l’avanzo primario vuol dire che sarà più facile raggiungere l’obiettivo di un deciso rientro dal forte indebitamento che grava come un macigno sull’Italia.

La cura massiccia del governo Prodi, praticata anche attraverso una Finanziaria non tutta rosa e fiori, sta dunque dando i suoi benefici risultati assai prima di quanto si pensasse, il che vuol dire che il malato Italia ha imboccato la strada verso un deciso miglioramento.

Si può quindi ben pensare, con una buona dose di realismo, a diminuire progressivamente le dosi del farmaco usato provvedendo a ridistribuire un “tesoretto” calcolato fra i 2,5 e i 3,5 milioni di euro, attraverso la riduzione dell’Ici, in relazione al peso del nucleo familiare (figli a carico innanzitutto) del contribuente, e magari anche cancellandola del tutto sulla prima casa, oltre che con maggiori detrazioni per i redditi minori, misure di sostegno per gli incapienti, riordino degli ammortizzatori sociali in favore di chi ha perduto il lavoro, aumento delle pensioni minime.

Per i prossimi giorni sono dunque annunciate numerose buone novelle, almeno a livello nazionale, e non vorremmo che da questo quadro, finalmente positivo, rischino di restare esclusi gli umbri, ed i perugini in particolare, per effetto delle misure (incrementi fuori misura delle addizionali Irpef) che certe amministrazioni comunali stanno prospettando per rimettere in carreggiata i loro conti: in altri termini sarebbe per davvero inaccettabile se, ad esempio, i contribuenti perugini meno abbienti si vedessero sottrarre con una mano (quella del Comune), quanto con un’altra mano il governo appare deciso a restituire loro.

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