DOPING NELLO SPORT DILETTANTISTICO UMBRO
RIFONDAZIONE COMUNISTA PER NUOVE NORME CONTRO IL DOPING NELLO SPORT DILETTANTISTICO UMBRO
La notizia che vedrebbe un giovane calciatore dilettante risultare positivo al primo controllo antidoping effettuato nel mondo dello sport umbro ci colpisce e ci addolora.
Premesso che nutriamo la speranza che le controanalisi di rito diano un esito negativo, togliendo il ragazzo da una situazione difficile e salvaguardando con ciò i più elementari valori di lealtà e di correttezza che dovrebbero essere sacri per ogni atleta, riteniamo comunque necessario ed urgente che le istituzioni umbre, sportive e non, affrontino di petto questo problema allo scopo di combattere e debellare qualsiasi prassi illecita.
Si tratta di passare dalla fase, un po moraleggiante, della denuncia, ad una decisa azione di vero e costante contrasto allassunzione di sostanze dopanti.
Essendo evidente che le sole misure repressive e proibizionistiche sin qui adottate non sono sufficienti a risolvere il problema, è ormai giunto il momento di avviare unazione di carattere preventivo per ricostruire una cultura sportiva che si basi sul riconoscimento e sulla valorizzazione dei principi fondanti della pratica agonistica. Ciò va fatto promuovendo unazione capillare fra i giovani, investendo scuole ed Università, in un costante rapporto di collaborazione fra Enti locali, associazioni sportive, Coni ed Enti di promozione.
Il fine di tutto ciò deve essere labbandono del misero scimmiottamento di comportamenti che sono propri del mondo professionistico più degenerato, per ridurre il valore della prestazione in assoluto e ridare un senso etico allo sport ed alla pratica motoria più in generale. Va riconquistato il valore forte della socialità che è andato perduto e che si realizza potenziando le relazioni interpersonali, il senso del divertimento, lo sviluppo dellaspetto igienico-salutista e la cura del proprio corpo, per tutte e per tutti.
In questa direzione, Rifondazione Comunista si impegna a presentare coerenti proposte di modifica ed integrative alla Legge regionale n. 21, del 4 luglio 1997, Norme per la promozione della pratica sportiva e per la disciplina delle attività motorie, e alla Legge regionale n. 23, del 10 luglio 1998, Tutela sanitaria delle attività sportive.
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