ALLONTANATO LINCUBO DELLO SFRATTO: LA PROROGA APPROVATA DAL SENATO IN VIA DEFINITIVA. ORA UN PIANO PUBBLICO SULLA CASA CON PRECISI IMPEGNI DELLO STATO E DELLE ISTITUZIONI LOCALI. INTANTO A PERUGIA CONFEDILIZIA FA SALTARE IL TAVOLO SUL CANONE CONCORDATO
La legge per la riduzione del disagio abitativo, che stabilisce tra laltro una proroga di 8 mesi degli sfratti in corso, è stata varata in via definitiva dal Senato con una larga maggioranza: 197 a favore e 4 contrari. Si sono astenuti 105 senatori.
Il fatto che i partiti della Casa della Libertà siano stati costretti a non opporsi a questo provvedimento i parlamentari di An hanno addirittura votato a favore - la dice lunga sulla necessità ed urgenza di una misura, fortemente voluta da Rifondazione Comunista, che non solo allontana lincubo sfratto per migliaia di famiglie non più in grado di sopportare lenorme lievitazione del mercato degli affitti che si è determinata in questi anni, ma pone anche le premesse per un più ampio intervento legislativo volto a rendere per davvero praticabile una seria politica della casa nel nostro paese. Bastano poche impressionanti cifre a rendere perfettamente il perché di questa urgenza.
Sono oltre 600mila le famiglie italiane che figurano attualmente nelle graduatorie per laccesso alle case popolari, il che costituisce una enorme sproporzione rispetto al numero di abitazioni rispondenti a queste caratteristiche: nel 2004, ultimo anno per il quale sono disponibili le cifre nazionali, sono stati infatti realizzati appena 1.900 alloggi in tutta Italia, con un crollo vertiginoso rispetto ai 36.000 circa che si erano stati realizzati nel 1984.
Ciò sta a significare che da noi, al contrario di quanto si è fatto in altri paesi europei in Francia in particolare - le somme stanziate per ledilizia residenziale pubblica sono crollate in modo drammatico, mentre allo stesso tempo i canoni di locazione sono saliti a livelli stratosferici, tanto che ormai anche molte famiglie di ceto medio si ritrovano nella cosiddetta area della precarietà abitativa. Si tratta di famiglie che vivono un doppio svantaggio: quello di avere redditi troppo alti per poter partecipare anche solo agli scarsi bandi per alloggi popolari che vengono ancora pubblicati in Italia ed al tempo stesso troppo bassi per accedere al mercato della locazione a canone libero ed ancor meno a quello della compravendita.
Il provvedimento varato dal Senato rappresenta perciò un vero e proprio atto di civiltà in difesa delle famiglie più deboli, quelle che abitano nei capoluoghi di provincia, nei comuni limitrofi con oltre 10mila abitanti ed in quelli definiti ad alta intensità abitativa, come tali individuati dal Cipe nel 2003.
Per la precisione della sospensione dellesecuzione degli sfratti per finita locazione per la durata di otto mesi (esclusi quelli per morosità) beneficeranno le famiglie con un reddito annuo lordo inferiore ai 27mila euro, con persone ultrasessantacinquenni, figli a carico, malati terminali o portatori di handicap con uninvalidità superiore al 66%, e che non possiedano unaltra abitazione, adeguata al nucleo familiare, nella regione di appartenenza.
Il provvedimento in questione stabilisce anche una proroga, in questo caso di 18 mesi, in favore degli inquilini di immobili dei cosiddetti grandi proprietari (assicurazioni, banche, istituti previdenziali, ecc.). La stessa legge prevede infine benefici fiscali per i proprietari di immobili colpiti dal provvedimento, con esenzione o riduzione dellIci.
Scontata lopposizione da parte di Confedilizia che, parlando di un atto di arroganza contro la proprietà privata, si è detta pronta a costruire delle vere e proprie barricate per affossare il provvedimento. Non vorremmo che una prima sciagurata risposta in questo senso sia rappresentata dalla decisione di questa organizzazione di proprietari immobiliari di far saltare il tavolo che era stato istituito a Perugia per arrivare ad un accordo in merito al canone concordato.
E stato comunque ormai avviato il percorso che ci dovrà portare assai presto ad una nuova politica per la casa, per rendere fattiva la quale si rende ora indispensabile la collaborazione di Regioni e Comuni così da poter definire in pochissimo tempo ciò che serve per programmare un preciso intervento nazionale che avvii il paese su una nuova strada. Questo è limpegno di Rifondazione Comunista, tanto a livello nazionale che a quello locale, a cominciare dalla richiesta che tale questione entri a far parte a pieno titolo del tavolo che si aprirà prossimamente sul welfare con tutte le parti sociali, assieme agli altri altrettanto importanti temi delle pensioni e degli ammortizzatori sociali.
In particolare andranno definite in quella sede lammontare delle risorse che il governo dovrà stanziare per finanziare il piano casa che dovrà essere concordato con gli enti locali, per far ripartire in termini nuovi limpegno pubblico in materia, sia per ciò che riguarda la costruzione di nuove abitazioni che, e soprattutto, la ristrutturazione del vasto patrimonio pubblico già esistente.
giovedì 8 febbraio 2007
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