mercoledì 17 gennaio 2007

3.720 MILIONI EVASI OGNI ANNO IN UMBRIA PER IVA ED IRAP

Repubblica Italiana
3.720 MILIONI EVASI OGNI ANNO IN UMBRIA PER IVA ED IRAP: COMBATTERE A FONDO QUESTO FENOMENO PER FAR QUADRARE I BILANCI PUBBLICI. NO ANCHE AL RICORSO A STRUMENTI REPRESSIVI COME GLI AUTOVELOX OD I SEMAFORI INTELLIGENTI

Da una decisa lotta all’evasione fiscale le istituzioni pubbliche nel loro complesso, ed in particolare gli Enti locali, possono ottenere in abbondanza quelle risorse economiche che sono loro necessarie per realizzare i programmi di intervento sui quali si sono impegnate con i cittadini, oltre che per riequilibrare eventuali bilanci in difficoltà.

Assai più, sicuramente, del ricorso a sciagurati e furbeschi stratagemmi dai quali possono essere unicamente tentati gli amministratori pubblici di vedute più ristrette, come l’avvio di campagne indiscriminate di rincaro di tariffe e tributi che scaricherebbero unicamente sugli utenti il peso di queste difficoltà.

Rifondazione Comunista si ritiene, quindi, fortemente impegnata a respingere tentazioni di tale tipo, come conferma la raccolta di firme attualmente in corso a Perugia, ma uguale impegno ribadisce riguardo all’eventuale ricorso, allo scopo principale di fare cassa, a strumenti di carattere esclusivamente repressivo come possono essere gli autovelox od i cosiddetti semafori intelligenti.

La possibilità di battere una strada fortemente alternativa rispetto a misure di questo tipo è ancora più reale in l’Umbria, considerato che secondo l’Ufficio Studi dell’Agenzia delle entrate, pur avendo già compiuto significativi passi in questa direzione negli ultimi anni, la nostra regione risulta essere tuttora la seconda nell’area centro-nord del Paese per quanto riguarda l’entità dell’evasione di Iva ed Irap, con una media annua di entrate non riscosse che nel quinquennio 1998-2002 è stata di 3.720 milioni di euro, corrispondenti ad un 44,4% dell’intero dichiarato.

Siamo dunque ad una perdita di risorse impressionante che, tradotta nella vecchia moneta, assomma a quasi 750 miliardi lire ogni anno, con la provincia di Terni che avrebbe lasciato sul campo addirittura il 57,4% rispetto al dichiarato, mentre nel perugino ci si sarebbe fermati ad un pur significativo 40,77 %.

La lotta all’evasione fiscale deve quindi assumere un carattere prioritario per i Comuni della nostra regione, predisponendo strumenti e progetti idonei come le banche dati, collaborando con le altre amministrazioni dello Stato, costruendo momenti di controllo dal basso, favorendo la partecipazione delle cittadine e dei cittadini.

Questa è la realtà con la quale le istituzioni sono chiamate principalmente a confrontarsi e Rifondazione Comunista auspica un impegno sempre più serio e deciso in questo senso.

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