domenica 14 gennaio 2007

ANCORA UNA MORTE SUL LAVORO IN UMBRIA


ANCORA UNA MORTE SUL LAVORO IN UMBRIA: OCCORRE UNA SVOLTA RADICALE IN MERITO AL PROBLEMA DELLA SICUREZZA

Una nuova tragedia sul lavoro sconvolge l’Umbria: un operaio migrante ha perso la vita stamattina, a Campello sul Clitunno, in un incidente.

Continua nella nostra regione questa drammatica guerra non dichiarata contro il lavoro, una strage che colpisce soprattutto lavoratori sottoposti a tempi e ritmi sempre più determinati dalla necessità di competere sul mercato: le normative antinfortunistiche non sempre vengono rispettate perché considerate una spesa, mentre il lavoro frutto di conoscenze, saperi e formazione è stato sostituito da precarietà ed insicurezza.

L’Umbria continua ad esprimere tristi primati in termini di infortuni e morti sul lavoro, nonostante l’impegno per potenziare le normative ed i sistemi dei controlli, che però si scontrano con la scarsa e fragile cultura della prevenzione e con la mancata assunzione della questione come centrale al tavolo del "Patto per lo sviluppo e l’innovazione".

Allora serve una svolta radicale: il problema della sicurezza sul lavoro deve essere assunto come una priorità della politica e delle istituzioni, per ridare garanzie e tutele al modo del lavoro attraverso quel ruolo centrale che gli compete.

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