mercoledì 20 dicembre 2006

NOVITA' PER I CO.CO.PRO.

CO.CO.PRO.: NELLA FINANZIARIA L’AGGANCIO DEI LORO COMPENSI AI CONTRATTI NAZIONALI DI CATEGORIA

Dalle tante pieghe di una Finanziaria che numerosi interessati detrattori ci hanno descritto solo come un ammasso di nuove tasse, spuntano anche buone notizie, l’ultima delle quali rappresenta un ulteriore tassello sulla strada della stabilizzazione del lavoro e della lotta alla precarietà.

Ci riferiamo ad una norma che è inserita nel maxiemendamento e che va a completare il quadro degli interventi decisi a tutela dei lavoratori parasubordinati: la troviamo al comma 774 ed aggancia i loro compensi ai contratti nazionali di categoria.

Per la precisione il testo inserito nella Finanziaria stabilisce che i compensi per i collaboratori a progetto d’ora in poi dovranno essere non solo proporzionati alla quantità e qualità delle prestazioni che sono loro richieste, ma dovranno anche “tenere conto dei compensi normalmente corrisposti per prestazioni di analoga professionalità, anche in base ai contratti collettivi nazionali di riferimento”.

Anche se la complessa materia del mercato del lavoro sarà affrontata dal governo solo a partire dall’imminente gennaio, di concerto con i sindacati e gli imprenditori, resta il fatto che sarà presto in vigore una norma a tutela dei redditi dei collaboratori a progetto, oggi in balìa completa dei loro datori di lavoro che al momento, in maniera unilaterale e del tutto arbitraria, stabiliscono l’ammontare dei loro compensi. Tutto ciò in vista anche dell’aumento dei contributi, dal 18 al 23%, che le aziende dovranno versare in loro favore.

La filosofia di questo provvedimento sta nel tentativo di scoraggiare quanti, fra gli imprenditori, pensassero di scaricare questo costo aggiuntivo sulle buste paga dei loro “dipendenti” parasubordinati, per cui è stata stabilita anche per questi operatori la regola che pone a carico del loro datore di lavoro i due terzi del contributo in questione.

Una norma pensata anche per mantenere aperta la possibilità di restare autonomi per quella parte di co.co.pro, quella a più alta professionalità, che preferisce conservare un rapporto lavorativo di questo tipo ritenendolo più favorevole.

Un provvedimento che rappresenta comunque un passo ulteriore nella direzione della stabilizzazione del lavoro e che va ad affiancare la riduzione del nucleo fiscale, la lotta al lavoro nero ed il fondo per la stabilizzazione, misure che hanno iniziato a dare i loro primi frutti in questa stessa direzione.

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