CRESCE LA PRESENZA DI IMMIGRATI NELLA SOCIETA ITALIANA ED UMBRA. PREZIOSO IL LORO CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE
Stando alle statistiche rese note dallIstat, grazie agli immigrati la popolazione italiana è cresciuta complessivamente di 289.336 unità nel corso del 2005, salendo ad un totale di 58.751.711, con un incremento percentuale dello 0,495%. Grazie agli immigrati, perché altrimenti saremmo scesi di 13.282 unità, quantità risultante dal saldo negativo ricavato facendo la differenza fra i 554.022 nati vivi e i 567.304 morti che abbiamo registrato in quel anno nel nostro Paese.
Ed è sempre grazie agli immigrati che la popolazione umbra è cresciuta in misura persino maggiore nel corso del 2005. Infatti, da noi i nuovi cittadini regolarizzati venuti da lontano hanno inciso in maniera ancora più massiccia: nel 2005 sono stati in tutto 11.160 e grazie a loro abbiamo avuto un incremento di popolazione di 8.940 unità, portando il nostro totale regionale a 867.878 residenti. Altrimenti, sempre in virtù del saldo negativo fra i nati vivi ed i morti, ne avremmo perse 2.220.
Queste cifre per dire che, sia per lItalia nel suo insieme che per lUmbria, sono stati gli immigrati a salvarci dal fenomeno, pericolosissimo per la nostra tenuta economica e sociale, delleccessivo invecchiamento della popolazione. Basti considerare a questo riguardo che la stragrande maggioranza dei nostri nuovi concittadini, ai quali guardiamo spesso con occhio sospetto e diffidente, è venuta da noi per lavorare ed è grazie a ciò che attività fondamentali, che rischiavano un forte ridimensionamento, hanno invece conosciuto una nuova fioritura: pensiamo allagricoltura in particolare, che con le sue tipicità sta conquistando mercati sempre più vasti, ma tante altre mansioni neglette, che gli italiani per la maggior parte si rifiutano di svolgere (lassistenza ai nostri anziani fra queste), sono oggi pressoché interamente affidate loro. Nuova forza lavoro, dunque, preziosa anche per garantire a noi indigeni le pensioni future.
Infatti, se gli immigrati non avessero riempito in questi anni i vuoti lasciati da chi ha cessato di lavorare per sopraggiunti limiti di età, versando quei contributi che hanno mantenuto in equilibrio i conti dellInps e degli altri istituti previdenziali, sarebbero stati guai seri per tutti noi.
Infine, poche altre considerazioni, la prima delle quali sul fatto che se lincremento della popolazione, grazie appunto allapporto degli immigrati, è stato in Italia dello 0,495% nel corso del 2005, e nellItalia Centrale ha raggiunto lo 0,670%, in Umbria abbiamo superato il punto, attestandoci esattamente ad una più 1,040% che per la provincia di Perugina diventa addirittura un più 1,249%, triplicando quasi la media nazionale.
Da noi, dunque, lapporto assicurato dagli immigrati allo sviluppo economico e sociale della collettività è stato ancora maggiore e dobbiamo avere ben presente questa considerazione ogni qualvolta si pone la questione di riconoscere a questi lavoratori i diritti di cui noi tutti godiamo.
lunedì 9 ottobre 2006
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