lunedì 11 settembre 2006

CRISI ALLA MINERVA DI SPOLETO: NO AI LICENZIAMENTI

CRISI ALLA MINERVA DI SPOLETO: NO AI LICENZIAMENTI E SUBITO UN SERIO PIANO INDUSTRIALE

Rispetto alla situazione di difficoltà attraversata dall’azienda Minerva, Rifondazione comunista dell’Umbria esprime pieno sostegno ai lavoratori e ai sindacati: bisogna evitare i licenziamenti e riproporre all’attenzione regionale lo stato di crisi dell’economia spoletina.

È del tutto evidente che la vicenda si pone in un quadro complessivo allarmante per l’intero sistema economico ed industriale dello spoletino: riteniamo che l’azienda debba ritirare subito la richiesta di sessanta licenziamenti. Occorre salvaguardare gli attuali livelli occupazionali e difendere una capacità produttiva così determinante per il territorio.

Ovviamente è necessario anche approfondire le cause della crisi, frutto quest’ultima soprattutto del mancato rinnovo della commessa da parte di Iveco, ma ci chiediamo come sia stato possibile arrivare a questo punto senza aver coinvolto le parti.

Per noi l’azienda deve presentare un serio piano industriale di rilancio: è indispensabile una programmazione industriale per richiamare alla responsabilità sociale l’intero sistema produttivo spoletino. Hanno ragione i sindacati a considerare opportuna una mobilitazione generale in difesa dei posti di lavoro e della stessa azienda Minerva; è chiaro altresì che le Istituzioni locali e regionali dovranno fare la propria parte per aprire un tavolo di confronto sulla crisi.

Per queste ragioni sollecitiamo oggi l’Ass. Regionale Mario Giovannetti ad interessarsi con atti concreti alle difficoltà attraversate dalla Minerva e dall’intero sistema economico spoletino.

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