lunedì 12 giugno 2006

CONFERMATI I SINDACI SOSTENUTI DA RIFONDAZIONE COMUNISTA

AMMINISTRATIVE, BALLOTTAGGI: CONFERMATI I SINDACI SOSTENUTI DA RIFONDAZIONE COMUNISTA. LO STRAORDINARIO RISULTATO DI GORACCI INDICA CHIARAMENTE LA STRADA PER LA COSTRUZIONE DELLA SINISTRA D'ALTERNATIVA IN UMBRIA

Rifondazione comunista dell'Umbria esprime grande soddisfazione per la rielezione a Sindaco di Orfeo Goracci a Gubbio e di Fernanda Cecchini a Città di Castello.


La straordinaria riconferma di Orfeo Goracci a Gubbio certifica il buon governo del comune e il progetto politico della sinistra dell'Unione: la città non solo ha chiaramente espresso un giudizio positivo sul sindaco e sul mandato amministrativo, ma ha anche premiato la novità politica della Lista Sinistra Unita che ha saputo rispondere positivamente alla volontà di unità espressa da Goracci e da Rifondazione comunista.

Gubbio, dunque, attraverso gli splendidi risultati di Rifondazione comunista, del sindaco e delle liste che lo hanno sostenuto, si pone, a livello regionale, come punta avanzata del laboratorio politico della sinistra d'alternativa: peccato che il PdCI non abbia colto questa novità politica per costruire un'azione comune a sinistra.

A Città di Castello, invece, la vittoria di Fernanda Cecchini punisce severamente l'avventurismo ideologico della Margherita e la protervia di Franco Ciliberti, convinto della propria autosufficienza e senza una credibile proposta politica per la città . La Margherita ha patito con il proprio candidato una sconfitta politica pesante, oltremodo inquinata dal chiaro sostegno della CdL locale, del tutto incomprensibile per il popolo del centrosinistra tifernate. Dunque, dopo il chiaro successo delle elezioni politiche, Rifondazione comunista dell'Umbria si riconferma, portando al successo tutti i candidati sindaco che ha sostenuto, con la sola eccezione di Assisi.

A questo punto occorre una riflessione seria sulla costruzione dell'Unione come soggetto politico unitario: noi riteniamo che l'Unione, il suo blocco di consenso e il suo orizzonte politico-sociale, non possano ridursi all'idea riduttiva e semplicistica di un Ulivo allargato; per noi l'Unione costituisce, anche e soprattutto, una nuova dimensione del rapporto tra le due sinistre, quella riformista e quella radicale, quella ulivista e quella legata alle istanze dei movimenti sociali, quella strategicamente moderata e quella d'alternativa, un'alleanza oggettivamente basata sulla pari dignità , anche se non certo sulla pari identità o sull'eguale potere.

Per questo crediamo che sia urgente la costruzione della Sinistra d'alternativa in Umbria, partendo anche da un dato arretrato: il popolo dell'Unione chiede infatti con forza una riaggregazione della sinistra, un percorso unitario sulle politiche e sul programma per spostare a sinistra l'asse della coalizione, anche attraverso l'elemento aggiuntivo della Sinistra Europea.

Rifondazione comunista e la sinistra d'alternativa non possono più essere disponibili in Umbria a subire una malcelata "conventio ad excludendum" esercitata dai settori moderati della coalizione: i dati elettorali dimostrano chiaramente che la Sinistra d'alternativa puòvincere anche da sola le competizioni per ruoli di sindaco e/o presidente di Provincia. Il risultato di Gubbio indica chiaramente che esistono tutte le potenzialità perché a fronte del perdurare di tale discriminazione la sinistra d'alternativa possa proporsi al governo di territori ed enti locali in maniera autonoma.

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