martedì 23 maggio 2006

ORDINE DEL GIORNO APPROVATO DAL COMITATO POLITICO REGIONALE

ORDINE DEL GIORNO APPROVATO DAL COMITATO POLITICO REGIONALE DEL 22 MAGGIO 2006

Il Comitato politico regionale di Rifondazione comunista dell’Umbria approva ed assume la relazione del Segretario regionale, giudicando positivamente l’analisi, le direttive di azione e i percorsi in essa delineati, così come sono stati anche articolati e definiti nel corso della discussione e del dibattito.


La nuova fase politica che si è aperta con la chiusura del ciclo politico del governo delle destre, con la vittoria dell’Unione, il varo del governo Prodi e l’inedita e positiva collocazione del nostro partito – che consegue il più alto numero di parlamentari della sua storia politica, il prestigioso incarico di Fausto Bertinotti come Presidente della Camera dei Deputati, e una autorevole e importante presenza al governo del Paese, ci consegna compiti importanti e nuove grandi responsabilità.
Abbiamo di fronte a noi un passaggio cruciale e una sfida avvincente: la prova del governo come possibilità di preparare in Italia un processo di alternativa e un grande disegno riformatore per il Paese, i cui cardini fondamentali sono la realizzazione del programma dell’Unione, il processo di coinvolgimento delle istanze sociali e dei movimenti nella pratica di governo, la centralità della questione della partecipazione e della democrazia diffusa.
Il tema della pace, e con essa il ritiro delle truppe dall’Iraq, la questione democratica e la questione sociale, con il tema della lotta alla precarietà come elemento centrale, sono i cardini sui quali basiamo l’impegno a contrastare l’ipotesi neocentrista della grande coalizione e per realizzare un processo di alternanza che prepari la strada all’alternativa.
Il risultato elettorale conseguito dal Prc in Umbria rappresenta un indubbio successo, in termini di voti ed in percentuale, con punte che segnano un duraturo e forte consenso e radicamento del partito. Il successo è coronato dall’elezione di due compagni al Parlamento e con il sorpasso nei confronti della Margherita al Senato, che ci consegna la grande responsabilità di seconda forza dell’Unione in Umbria.
Con la crescita di Rifondazione continua ad allargarsi anche lo spazio politico della sinistra di alternativa e ambientalista umbra.
Dobbiamo affrontare la sfida, che ci viene anche dal processo di costruzione del soggetto politico riformista, il Partito democratico, di far contare di più la sinistra di alternativa in Umbria, nei contenuti e nelle proposte di governo, così come nella determinazione degli assetti, rompendo l’egemonia troppo a lungo dettata dalla “diarchia” DS-Margherita.
Questa sfida si vince radicando e costruendo la Sinistra europea nella nostra regione e contemporaneamente, in un processo sinergico, gettando le basi per la costruzione di un’area politica e culturale della “sinistra di alternativa e ambientalista umbra”, che realizzi spazi di confronto e dialogo non solo tra le forze politiche ed organizzate, come il PdCI e i Verdi, ma che coinvolga anche aree della sinistra Ds, del sindacato, dell’associazionismo e del volontariato, della società civile. Non si tratta di operare scorciatoie organizzativistiche, che sarebbero sterili per l’obiettivo che ci poniamo, ma di mettere in campo dei “cantieri” territoriali della sinistra di alternativa e ambientalista, luoghi di confronto, discussione e riflessione pluralistici e aperti, in grado di articolare proposte concrete sulla cui base costruire una “unità di azione”, a partire da temi specifici locali e generali.
Questi obiettivi ambiziosi richiedono uno sforzo e un impegno corale dei gruppi dirigenti e di tutto il corpo del partito su alcuni punti a scadenza immediata: un surplus di iniziativa in questa fase finale per il successo delle coalizioni e dei candidati sindaci che sosteniamo nelle amministrative del prossimo fine settimana; un impegno ingente nella raccolta firme per una nuova scala mobile; una grande mobilitazione nella campagna referendaria per la difesa della Costituzione.
Inoltre, per attivare ulteriormente un processo che rilanci l’Unione nella nostra regione e il profilo riformatore della coalizione al governo chiamiamo il partito ad un impegno nella discussione sulla stagione di profonde riforme che si sta aprendo in Umbria e per mettere in campo, attraverso l’iniziativa del gruppo regionale, una nostra proposta concreta su due questioni fondamentali che parlano il linguaggio dell’alternativa che vogliamo: un disegno di legge di promozione e tutela dei beni comuni regionali, e un disegno di legge sulla responsabilità sociale delle multinazionali in Umbria.
Il CPR dà mandato alla Segreteria regionale di richiedere alle forze democratiche dell’Umbria, l’avvio della campagna referendaria per l’abrogazione della legge che manomette la Costituzione repubblicana attraverso la rapida costituzione del tavolo regionale per il NO.



Ordine del Giorno approvato con 28 voti a favore, 6 contrari, un astenuto.

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