LO SCANDALO DEI MINISTRI CHE...
LO SCANDALO DEI MINISTRI CHE VOGLIONO REALIZZARE IL PROGRAMMA DELLUNIONE. TROPPE LE SIRENE INTERESSATE A FAR SI CHE NULLA CAMBI
Curiosamente, proprio mentre il nuovo ministro dellEconomia, Padoa-Schioppa, lanciava lallarme sullo stato dei conti pubblici italiani (poi confermato dallOcse) dicendoci che, grazie alla cura Berlusconi-Tremonti lItalia è economicamente retrocessa ai primi anni 90, per cui si rende necessario ed urgente uno sforzo immane per far conciliare la inderogabile necessità di promuovere lo sviluppo con quella altrettanto irrinviabile di riportare sotto controllo il bilancio dello Stato, lattenzione dei principali mass-media italiani si andava piuttosto a concentrare criticamente sulle parole spese da alcuni neo-ministri per chiarire i loro intendimenti prossimi futuri.
Curiosamente, proprio mentre il nuovo ministro dellEconomia, Padoa-Schioppa, lanciava lallarme sullo stato dei conti pubblici italiani (poi confermato dallOcse) dicendoci che, grazie alla cura Berlusconi-Tremonti lItalia è economicamente retrocessa ai primi anni 90, per cui si rende necessario ed urgente uno sforzo immane per far conciliare la inderogabile necessità di promuovere lo sviluppo con quella altrettanto irrinviabile di riportare sotto controllo il bilancio dello Stato, lattenzione dei principali mass-media italiani si andava piuttosto a concentrare criticamente sulle parole spese da alcuni neo-ministri per chiarire i loro intendimenti prossimi futuri.
La stessa cosa faceva lex premier Berlusconi, nel corso della sua nuova comparsata A porta a porta, glissando sul il disastro economico prodotto ai danni al Paese, per prevedere piuttosto nuove sciagure, questa volta da imputare al non ancora operante gabinetto Prodi.
Più di ogni altro nel mirino di Berlusconi, e della grande stampa nazionale sono finiti la nuova responsabile per la Famiglia, Rosi Bindi, e il responsabile della solidarietà sociale, Paolo Ferrero: la prima per aver dichiarato che fra le linee-guida del suo programma figurava lapertura al riconoscimento giuridico delle coppie di fatto, accompagnata con la disponibilità a rivedere la Legge 40; il secondo per aver invece sostenuto la necessità di abrogare la legge Bossi-Fini, che condanna alla clandestinità centinaia di migliaia di lavoratori migranti, e per essersi impegnato anche a riscrivere interamente la famigerata legge sulle tossicodipendenze, recuperando innanzitutto la elementare distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere, in mancanza della quale si rischia la galera (e la cosa è già accaduta) con il solo possesso di qualche spinello.
Se guardiamo alla sostanza delle cose, lo scandalo sta dunque nel fatto che entrambi i due neo ministri hanno ribadito, senza aggiungere o togliere nulla, gli impegni messi nero su bianco nel programma dellUnione e che sono stati sottoscritti da tutte le forze politiche che la compongono. E come dire che tanto allex premier che alla paludata stampa nazionale, che nutre un occhio di riguardo per le istanze, ed ancor più per gli interessi della grande borghesia italiana, il fatto che vi siano dei ministri che confermano di voler fare le cose per le quali la maggioranza di governo si era impegnata nel corso della campagna elettorale, e cosa assolutamente disdicevole, forse perché fa da ostacolo a quel pasticciato inciucio che auspicano possa realizzarsi incollando fra loro le forze moderate dei due Poli.
Al bando, dunque, i troppi e pericolosi sovversivi che fanno parte del nuovo governo, e che si accantoni quel benedetto programma, o quanto meno lo si annacqui al punto tale da renderlo irriconoscibile, rinviando a tempi migliori, che si spera non giungano mai, e se proprio non se ne potrà fare a meno, lattuazione delle misure più innocue per lattuale classe di governo, fra le tante sulle quali il centro sinistra ha chiesto, ed ottenuto, il consenso della maggioranza degli italiani. Siamo al più classico che tutto cambi, affinché nulla cambi e per questa bella cosa dovremmo dire ai nostri elettori che sul programma avevamo scherzato, mortificando la speranza di rinnovare il Paese che abbiamo lasciato loro intravedere.
E un film vecchio del quale già conosciamo una fine che certo non ci attrae: il mancato rispetto del programma il centro sinistra lo ha già pesantemente pagato nel 2001 quando, al termine della sua prima esperienza di governo, gli elettori italiani delusi preferirono affidarsi alla divina provvidenza incarnata dal cavalier Berlusconi, con il risultato al quale abbiamo fatto cenno allinizio. E, come ci ammonisce un popolare proverbio, se errare è umano, perseverare nellerrore sarebbe diabolico.
Al centro sinistra resta, perciò, una sola cosa da fare: portare a compimento il programma che concordemente si è dato, senza prestare ascolto alle troppe ed interessate sirene che vorrebbero farlo deviare da questo cammino; un programma nel quale sono compresi il riconoscimento dei diritti della coppie di fatto, la revisione della Legge 40, labrogazione della Bossi-Fini, la riscrittura della legge sulle tossicodipendenze e tante altre cose ancora, ad iniziare dalla cancellazione della vergognosa riforma costituzionale scritta da Calderoni ed impostaci dalla Lega, sulla quale saremo fra non molto chiamati a pronunciarci attraverso il referendum confermativo.
Più di ogni altro nel mirino di Berlusconi, e della grande stampa nazionale sono finiti la nuova responsabile per la Famiglia, Rosi Bindi, e il responsabile della solidarietà sociale, Paolo Ferrero: la prima per aver dichiarato che fra le linee-guida del suo programma figurava lapertura al riconoscimento giuridico delle coppie di fatto, accompagnata con la disponibilità a rivedere la Legge 40; il secondo per aver invece sostenuto la necessità di abrogare la legge Bossi-Fini, che condanna alla clandestinità centinaia di migliaia di lavoratori migranti, e per essersi impegnato anche a riscrivere interamente la famigerata legge sulle tossicodipendenze, recuperando innanzitutto la elementare distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere, in mancanza della quale si rischia la galera (e la cosa è già accaduta) con il solo possesso di qualche spinello.
Se guardiamo alla sostanza delle cose, lo scandalo sta dunque nel fatto che entrambi i due neo ministri hanno ribadito, senza aggiungere o togliere nulla, gli impegni messi nero su bianco nel programma dellUnione e che sono stati sottoscritti da tutte le forze politiche che la compongono. E come dire che tanto allex premier che alla paludata stampa nazionale, che nutre un occhio di riguardo per le istanze, ed ancor più per gli interessi della grande borghesia italiana, il fatto che vi siano dei ministri che confermano di voler fare le cose per le quali la maggioranza di governo si era impegnata nel corso della campagna elettorale, e cosa assolutamente disdicevole, forse perché fa da ostacolo a quel pasticciato inciucio che auspicano possa realizzarsi incollando fra loro le forze moderate dei due Poli.
Al bando, dunque, i troppi e pericolosi sovversivi che fanno parte del nuovo governo, e che si accantoni quel benedetto programma, o quanto meno lo si annacqui al punto tale da renderlo irriconoscibile, rinviando a tempi migliori, che si spera non giungano mai, e se proprio non se ne potrà fare a meno, lattuazione delle misure più innocue per lattuale classe di governo, fra le tante sulle quali il centro sinistra ha chiesto, ed ottenuto, il consenso della maggioranza degli italiani. Siamo al più classico che tutto cambi, affinché nulla cambi e per questa bella cosa dovremmo dire ai nostri elettori che sul programma avevamo scherzato, mortificando la speranza di rinnovare il Paese che abbiamo lasciato loro intravedere.
E un film vecchio del quale già conosciamo una fine che certo non ci attrae: il mancato rispetto del programma il centro sinistra lo ha già pesantemente pagato nel 2001 quando, al termine della sua prima esperienza di governo, gli elettori italiani delusi preferirono affidarsi alla divina provvidenza incarnata dal cavalier Berlusconi, con il risultato al quale abbiamo fatto cenno allinizio. E, come ci ammonisce un popolare proverbio, se errare è umano, perseverare nellerrore sarebbe diabolico.
Al centro sinistra resta, perciò, una sola cosa da fare: portare a compimento il programma che concordemente si è dato, senza prestare ascolto alle troppe ed interessate sirene che vorrebbero farlo deviare da questo cammino; un programma nel quale sono compresi il riconoscimento dei diritti della coppie di fatto, la revisione della Legge 40, labrogazione della Bossi-Fini, la riscrittura della legge sulle tossicodipendenze e tante altre cose ancora, ad iniziare dalla cancellazione della vergognosa riforma costituzionale scritta da Calderoni ed impostaci dalla Lega, sulla quale saremo fra non molto chiamati a pronunciarci attraverso il referendum confermativo.



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