giovedì 13 aprile 2006

CRESCIUTO IL NUMERO DELLE ELETTE IN PARLAMENTO...

E’ CRESCIUTO IL NUMERO DELLE ELETTE IN PARLAMENTO GRAZIE SOPRATTUTTO A RIFONDAZIONE COMUNISTA E ALL’UNIONE. IL CENTRO DESTRA E’ RIMASTO AL PALO, MA LA PRESTIGIACOMO SI VANTA PER QUESTO “SUCCESSO”

Ricordate una delle ultime trovate del centro destra, quella sulle quote rosa? Pur di catturare il voto delle donne il premier uscente aveva concordato con Fini e la Prestigiacomo, ministra per le pari opportunità, la trovata di multare quei partiti che non avessero riservato loro almeno il 25% delle candidature, poi, come al solito, non ne ha fatto nulla, tanto che l’emendamento presentato al riguardo venne clamorosamente affondato proprio dai parlamentari della Casa delle Libertà.



Poteva quindi finire male per le donne, considerato anche che per il cavaliere poche se ne sarebbero trovate in giro disposte ad immolare carriera e famiglia sull’altare della politica, ma per fortuna così non è stato, perché, anche se il risultato non può dirsi soddisfacente, un piccolo miglioramento lo abbiamo comunque avuto.

Prendiamo, ad esempio, il caso del Senato: il risultato delle votazioni ci dice che proprio il partito del premier e della ministra, Forza Italia, figura fra le formazioni politiche più inadempienti, avendovi eletto appena quattro donne, battuta, fra i partiti maggiori, solo da An che a Palazzo Madama ne porterà soltanto una.

Malgrado ciò la quota rosa fra le elette al Senato si è incrementata, passando dal precedente 7,9% all’attuale 12,7%. Cosa che la dobbiamo pressoché interamente all’Unione, ed all’interno di essa in particolare a Rifondazione Comunista, che fra i suoi 27 senatori eletti conta bel 12 donne, poco meno della metà. Un incremento più modesto lo hanno messo a segno i Ds, che di donne senatrici ne hanno elette 14. Per il resto, a completare il conto dell’Unione, che porta ad un totale di 34 elette, si aggiungono le 4 senatrici della Margherita, le 3 elette nella lista Verdi-Pdc ed una dell’Italia dei Valori.

Il centro destra, come abbiamo detto, è rimasto invece al palo, ma ciò non ha impedito alla ministra Prestigiacomo di vantarsi per essere riuscita a portare in Parlamento un numero maggiore di donne. Alla faccia tosta non c’è davvero limite!

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