venerdì 10 febbraio 2006

SCIOPERO "PERUGINA"

PIENAMENTE RIUSCITO LO SCIOPERO ALLA PERUGINA DI SAN SISTO
RIFONDAZIONE COMUNISTA CON I LAVORATORI PER CONTRASTARE LA POLITICA DI NESTLE’


Lo sciopero di ieri mattina allo stabilimento Perugina di San Sisto è pienamente riuscito e ha potuto contare su una forte partecipazione dei lavoratori.

Questo dato conferma che le lavoratrici e i lavoratori sono consapevoli del momento di difficoltà in cui versa l’azienda, la quale ha di fatto annunciato un pesante calo della produzione dello stabilimento di San Sisto con una perdita di 70mila ore lavorate nel 2006.

La riuscita dello sciopero ha chiarito inoltre alla Nestlè che i lavoratori pretendono giustamente sia risposte certe sul futuro del torrefattore, sia il rispetto dell’accordo sul passaggio dei lavoratori part-time a tempo pieno: l’esigenza di una nuova politica industriale e quella di una nuova politica per il lavoro è forte, visto che l’ulteriore preoccupazione resta quella di una possibile chiusura del reparto cioccolato e la conseguente mobilità per i lavoratori.

L’iniziativa presa dai sindacati e dai lavoratori della Perugina pone come questione centrale nell’agenda politica dell’Unione umbra la difesa dell’apparato produttivo della più importante azienda della Provincia di Perugia e la contrapposizione alle delocalizzazioni, ai licenziamenti e all’arroganza della multinazionale svizzera: per questo nel Patto per lo Sviluppo dell’Umbria non può più essere rinviata l’introduzione di uno strumento legislativo concreto per il confronto con le multinazionali.

Dunque Rifondazione comunista dell’Umbria sosterrà tutte le iniziative di lotta che verranno intraprese dai lavoratori e dai sindacati e continua a sollecitare l’Ass. regionale allo Sviluppo Economico Mario Giovanetti ad interessarsi con atti concreti alla vicenda della Perugina.

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