I COMUNISTI UMBRI SI DISSOCIANO CON FORZA DALLE DICHIARAZIONI SU NASSIRIYA RILASCIATE DA MARCO FERRANDO E RICONFERMANO LA LORO SOLIDARIETA AI FAMILIARI DELLE VITTIME ITALIANE E UN NETTO NO ALLA GUERRA E NO AL TERRORISMO
Il Partito della Rifondazione Comunista dellUmbria esprime il suo più netto dissenso nei confronti delle dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera dal compagno Marco Ferrando, esponente della minoranza interna, in particolare riguardo al giudizio da lui espresso sul sanguinoso attentato contro i militari italiani di stanza a Nassiriya che è costato la vita a numerosi nostri connazionali.
Il Partito della Rifondazione Comunista dellUmbria esprime il suo più netto dissenso nei confronti delle dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera dal compagno Marco Ferrando, esponente della minoranza interna, in particolare riguardo al giudizio da lui espresso sul sanguinoso attentato contro i militari italiani di stanza a Nassiriya che è costato la vita a numerosi nostri connazionali.
Il Partito della Rifondazione Comunista ricorda al compagno Ferrando di essere da sempre coerentemente schierato su posizioni di pieno sostegno alla lotta pacifica dei popoli per la loro libertà ed emancipazione, mantenendo al contempo la più ferma condanna verso ogni forma di terrorismo che non può essere giustificato da alcuna motivazione di ordine morale, né tanto meno politico.
Come comunisti ci siamo conseguentemente dichiarati contro lintervento militare in Iraq, compreso anche linvio in quel martoriato Paese di un nostro contingente militare, del quale continuiamo a chiedere il ritiro immediato; posizione politica che non autorizza nessuno, tanto più se candidato alle prossime elezioni politiche, a schierare il nostro Partito dalla parte di chi alla logica delle bombe contrappone quotidianamente quella degli attentati indiscriminati che mietono vittime soprattutto fra i cittadini inermi e innocenti. E per tanto ribadiamo la parola dordine: no alla guerra e no al terrorismo.
Come comunisti umbri, nel mentre riconfermiamo la nostra totale solidarietà ai familiari delle vittime italiane di Nassiriya ed a quelli dei tanti morti innocenti in Iraq, ci rivolgiamo alla dirigenza nazionale del nostro Partito affinché non esiti a isolare, ogni posizione estremista che possa danneggiare la causa dei ceti popolari che Rifondazione Comunista intende come sempre rappresentare.
Come comunisti ci siamo conseguentemente dichiarati contro lintervento militare in Iraq, compreso anche linvio in quel martoriato Paese di un nostro contingente militare, del quale continuiamo a chiedere il ritiro immediato; posizione politica che non autorizza nessuno, tanto più se candidato alle prossime elezioni politiche, a schierare il nostro Partito dalla parte di chi alla logica delle bombe contrappone quotidianamente quella degli attentati indiscriminati che mietono vittime soprattutto fra i cittadini inermi e innocenti. E per tanto ribadiamo la parola dordine: no alla guerra e no al terrorismo.
Come comunisti umbri, nel mentre riconfermiamo la nostra totale solidarietà ai familiari delle vittime italiane di Nassiriya ed a quelli dei tanti morti innocenti in Iraq, ci rivolgiamo alla dirigenza nazionale del nostro Partito affinché non esiti a isolare, ogni posizione estremista che possa danneggiare la causa dei ceti popolari che Rifondazione Comunista intende come sempre rappresentare.
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