mercoledì 22 febbraio 2006

CHE NE PENSATE?

LETTERE TRA STEFANO VINTI E FRANCESCO FERRARA - GENNARO MIGLIORE

STEFANO VINTI:
Al compagno Francesco Ferrara
Resp. Organizzazione Prc

Al compagno Gennaro Migliore
Resp. Esteri Prc


Cari compagni,
ritengo che l’iniziativa di domenica 12 febbraio, a Perugia, indetta dalla Sinistra europea, alla presenza di Fausto Bertinotti e Lothar Bisky, nella sua modalità di realizzazione e organizzazione, abbia assunto dei caratteri inaccettabili per il partito umbro ed in particolare per la Federazione di Perugia.

Ovviamente, è pienamente legittimo e giusto che la Sinistra europea decida una serie di iniziative sul territorio nazionale, e se tra queste è individuata Perugia, questo potrebbe anche significare il riconoscimento del lavoro svolto a livello regionale e territoriale, nonché motivo di orgoglio per tutti noi.
Ma se tale iniziativa, ideata alcuni mesi fa, vede l’esclusione di tutte le strutture del partito umbro (o forse è meglio dire di quelle più importanti!) da un percorso di costruzione sul territorio e di coinvolgimento delle compagne e dei compagni, persino nella distribuzione del materiale propagandistico che è stata esterna al partito locale (tant’è che la realizzazione del manifesto e la sua affissione è stata affidata ad una agenzia privata), allora viene da pensare che c’è una volontà politica in tal senso.
E c’è da domandarsi perché la Segreteria regionale non è stata coinvolta in nessuna fase preparatoria dell’iniziativa del 12; ed ancora, perché la Federazione di Perugia è stata contattata solo alcuni giorni prima per definire meri aspetti formali e di accoglienza degli ospiti.
Avremmo potuto consigliare, forse, un luogo dell’iniziativa più consono ed adeguato alla Sinistra Europea, come ad esempio Pontevalleceppi, dove si è tenuta la prima festa continentale della Sinistra europea, anche come ringraziamento a quei compagni che tanto si sono adoperati per la piena riuscita della festa, sia dal lato organizzativo che politico.
Ritengo che se il partito umbro fosse stato coinvolto, l’iniziativa avrebbe potuto assumere a livello di partecipazione ben altro impatto ed altro effetto tra i militanti di Rifondazione, il nostro elettorato e l’opinione pubblica democratica di Perugia e umbra, con effetti positivi sul livello di mobilitazione per la campagna elettorale.
Ma non è stato forse il nostro partito a costituire per primo i club della Sinistra europea a livello territoriale (Perugia, Alta Valle del Tevere), e a dargli così un primo, seppur embrionale, supporto di massa e popolare, cercando di far uscire la S.E. da un dibattito tra addetti ai lavori con labili legami con il territorio? Un progetto iniziato pubblicamente il 12 maggio 2005 con una grande assemblea pubblica, come dimostra l’articolo de “Il Giornale dell’Umbria”, che allego.
Non siamo stati noi, al II Congresso regionale del 25 ottobre, a consegnare un ruolo centrale alla S.E. nel dibattito congressuale?
Non siamo stati noi, a dare ai club della S.E. una visibilità nelle primarie dell’Unione, per potergli far svolgere un ruolo politico di rilievo?
Non è stato forse il partito a “trainare” e rendere visibili sul territorio esponenti locali che hanno aderito alla S.E.?
Sono queste considerazioni, seppur parziali, che rendono inaccettabile una modalità del partito nel rapporto con i territori ed in particolare con l’Umbria.
Un metodo che respingo, e che penalizza il grande lavoro e i meriti dei circoli umbri e delle federazioni provinciali.
Un metodo tra centro e periferia che va corretto radicalmente.

Fraterni saluti




FRANCESCO FERRARA - GENNARO MIGLIORE:

Caro Stefano,

abbiamo ricevuto al tua lettera in relazione all’iniziativa tenutasi all’Università di Perugia il 12 u.s., alla presenza dei compagni Bertinotti e Bisky, e siamo francamente stupiti del tono e dei contenuti.
L’iniziativa è stata inserita nel percorso di costituzione della Sezione italiana del Partito della Sinistra europea, in particolare è stato l’atto d’avvio della “Libera associazione degli aderenti individuali della Sinistra europea”. La decisione di tenere questo importante evento nella città di Perugia è stata assunta fin dal congresso di Atene del Partito della Sinistra europea (dove era presente in qualità di delegata la compagna Zampini, segretari della federazione di Perugia) da parte dei suddetti “aderenti individuali”.

La direzione nazionale, che si è ben guardata dall’assumere un atteggiamento che forzasse le decisioni degli aderenti individuali, ha sostenuto questa scelta. Le ragioni della scelta del luogo dove svolgere questa iniziativa, sono da rintracciarsi proprio in quei passaggi che tu ricordi: la festa di Liberazione sui temi della Sinistra europea e la pregevole attività di alcuni tra i primissimi aderenti individuali al nostro progetto. Ti ribadiamo, vista la tua profonda conoscenza della Sinistra europea, che c’è una autonomia del percorso degli aderenti individuali e che il nostro partito dovrebbe mettersi, in questa prima fase, al servizio di questa impresa.

Consideriamo pretestuosi i tuoi rilievi sul mancato coinvolgimento del regionale umbro. In primo luogo, poiché la comunicazione tra la direzione nazionale e la federazione è avvenuta per tempo e in maniera esauriente con la segretaria della federazione di Perugia, per tralasciare altri contatti informali con compagni della segreteria regionale. In secondo luogo, poiché ci appare chiara la tua volontà di protrarre una polemica contro la direzione nazionale e di diffonderla in maniera non responsabile presso gli iscritti del partito (a partire dal fatto che la tua lettera, indirizzata a noi, l’abbiamo ritrovata persino sul sito del partito umbro).

Ben più inspiegabile è stata l’assenza tua e di larga parte del gruppo dirigente (a parte quella della compagna Zampini, che ha comunicato la propria assenza a Gennaro Migliore, precisando come essa fosse determinata esclusivamente da questioni personali) ad un’iniziativa riuscitissima e ricca di ospiti tra i più autorevoli del panorama politico nazionale ed internazionale. Un’iniziativa alla quale hanno partecipato numerosi compagni umbri, motivati dalla importanza del processo in atto della costruzione della Sezione italiana della Sinistra europea.

Non intendiamo proseguire una polemica dannosa e sinceramente immotivata. Il partito umbro è una delle risorse più importanti del patrimonio collettivo della nostra organizzazione. Siamo sicuri che l’intero partito umbro sarà impegnato, come sempre, in prima linea nella difficile campagna elettorale che abbiamo di fronte.

Ti auguriamo buon lavoro

Per la segreteria nazionale

Francesco Ferrara Gennaro Migliore

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