sabato 15 gennaio 2011

Congresso Sel Umbria/ Vinti (Prc): “Unità della sinistra”

di Antonio Torrelli - Perugia – “Ci sono fasi -afferma il segretario regionale del Prc, Stefano Vinti- in cui prevalgono le singole posizioni politiche. Ora è tempo di chiuderle, perché c’è un avversario che in questa crisi economica ci pone di fronte a degli obblighi imprescindibili”.
Alternative al Governo e al “disegno Fiat” – “Come pensiamo –si chiede il segretario Prc- di affrontare l’ipotesi dell’alternativa? Dal mio punto di vista Prc, Idv, Sel, Prc, Sinistra critica devono sostenere due fenomeni: la capacità resistenza della Fiom, da Pomigliano in poi, e l’opposizione al modello Marchionne, all’idea di politica industriale che vuole strutturarsi sulla logica delle gerarchie inumane. Contro quelle posizioni abbiamo si sono aggiunte le proteste degli studenti e dei giovani precari, nonché quella della grande petizione per il referendum sull’acqua. Da questi elementi -prosegue Vinti- possiamo dire che abbiamo tutte le possibilità concrete affinchè quello che fino ad oggi è stato costruito all’opposizione, anzi fuori dal Prlamento, possa trovare, in un futuro non lontano, una reale attuazione nel Paese.
Divisioni a sinistra: fare un passo in avanti – “La crisi del sistema è la crisi del capitalismo -spiega Vinti- e per questo riteniamo essenziale uscire da questo sistema per superare la crisi. Ma prima di giungere all’idea di un’altra società possibile -afferma il segretario rivolgendosi a Sel- c’è un mondo di obiettivi comuni sui quali creare relazioni stabili, dove il mondo frastagliato della sinistra fa un bagno di umiltà tantando di costruire delle opzioni politiche credibili”.
Il Prc dice “SI” al laboratorio politico di Sel – “Siamo pronti -sostiene Vinti- ad accettare la sfida del laboratori avanzata dal portavoce regionale Bori. E aggiungo: costruiamo insieme un’altra ide di Umbria su lavoro, sanità, diritti e ambiente”.
Con la Fiom per ricostruire la sinistra – “E’ necessaria -conclude il segretario di Rifondazione- una mobilitazione nelle nostre città con gli studenti, i comitati pro-acqua pubblica, le associazioni antinucleariste e il mondo delle fabbriche affinchè il 28 sia l’inizio per costruire la sponda di una sinistra unita”.

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