Vinti (Prc): Bene la proposta di Bersani, in Umbria istituiamo il reddito sociale
La proposta del segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani di introdurre un salario minimo garantito per legge per tutti coloro che non hanno un contratto nazionale di lavoro è un’ipotesi che incontra il favore di Rifondazione comunista e della Federazione della Sinistra.
Si tratta di una misura necessaria per rilanciare lo sviluppo economico e i consumi in una fase di profonda stagnazione dell’economia e di un intervento che consentirebbe di porre un freno alla corsa al ribasso che conoscono le retribuzioni e i salari da una decina d’anni nel nostro paese.
Ma un salario minimo garantito per chi non ha il contratto nazionale di lavoro, giusto e necessario, non sarebbe sufficiente a far uscire dalla precarietà i tanti disoccupati, gli inoccupati, i lavoratori in nero e quelli della zona grigia e non allevierebbe gli oscuri presagi per quell’esercito di cassa integrati che in Umbria sono ormai 30 mila (23 mila in cassa integrazione ordinaria e 7 mila straordinaria), cassa integrazione che va a scadenza il prossimo 31 dicembre.
Si va verso una situazione esplosiva per il mercato del lavoro in Italia e in Umbria, per questo la proposta di Bersani è sicuramente interessante. Rifondazione dà piena disponibilità ad aprire un confronto ampio in Umbria per ridefinire lo stato sociale e riqualificare gli strumenti di redistribuzione della ricchezza. Noi partiamo dal reddito sociale. Una proposta che è condivisa da tutta la Federazione della Sinistra e che mira a definire forme di sostegno – in forma monetaria e sottoforma di servizi, riduzioni di tariffe sui servizi o agevolazioni – a chi un lavoro non ce l’ha, a chi ce l’ha precario e a tutti coloro che rischiano di perderlo.
Il centrosinistra in Umbria aveva posto il sostegno al reddito per precari e disoccupati come un obiettivo programmatico della coalizione. L’assessore allo sviluppo economico Rossi sta elaborando un Piano regionale per il lavoro. La proposta di Bersani è ora utile per aprire un tavolo di discussione tra le forze del centrosinistra sul reddito sociale, recuperando anche la proposta di legge presentata la scorsa legislatura regionale da Rifondazione comunista.
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