lunedì 22 gennaio 2007

FINANZIARIA: CERTEZZA AI PRECARI, AIUTARE I GIOVANI E COMBATTERE IL LAVORO NERO

Vinti
NELLA FINANZIARIA LE PRIME MISURE PER DARE CERTEZZA AI PRECARI, AIUTARE I GIOVANI E COMBATTERE IL LAVORO NERO
Segnali di una rinnovata attenzione riguardo alle questioni del lavoro erano già stati dati, in piena coerenza con quanto stabiliro nel programma elettorale dell’Unione, sia con il decreto Bersani-Visco che con la circolare, del giugno scorso, sui call-center ed il disegno di legge sull’immigrazione che introduce norme anti-sfruttamento, ma è con la Finanziaria che questo tema è stato per davvero riportato al centro dell’azione di governo, assicurando così una maggiore organicità normativa ad un disegno volto soprattutto a stabilizzare l’occupazione, anche nel settore pubblico, e ad abbattere il “nero”, oltre che a garantire il futuro previdenziale dei giovani.

Per la previdenza in particolare viene anticipata di un anno l’entrata a pieno regime dei fondi integrativi che il centrodestra aveva fatto slittare al 2008, così che i giovani lavoratori possano iniziare sin da subito ad accumulare una seconda pensione. A ciò mira l’impiego alternativo del Tfr, nel senso che la parte di esso che i dipendenti delle aziende con più di 50 addetti non dedicheranno ai loro fondi pensione sarà spostato dalle aziende medesime all’Inps che assumerà tutti gli obblighi in materia.

Analogamente la riduzione del nucleo fiscale è vista come strumento per aiutare i giovani lavoratori, nel senso che la parte destinata alle aziende (2,5 miliardi nel 2007, 5 miliardi a regime) premierà le imprese che assumeranno a tempo indeterminato, mentre la parte che andrà a favore del lavoro verrà impiegata per finanziare la riforma dell’Irpef e gli assegni previsti a favore dei nuclei familiari che sono stati ugualmente riformati ed aumentati sia per i lavoratori dipendenti che per i subordinati.

Per questi ultimi, poi, e per i sempre più numerosi precari che il governo di centro destra ha creato, sono state avviate profonde modificazioni migliorative.

Prendiamo, ad esempio, i co.co.pro., come sono chiamati i collaboratori a progetto: un provvedimento ad hoc inserito nella Finanziaria stabilisce che i loro compensi non solo debbono essere proporzionati alla quantità ed alla qualità delle loro prestazioni, ma debbono anche tenere conto dei compensi che vengono normalmente riconosciuti per prestazioni di analoga professionalità sulla base dei contratti collettivi di riferimento. In più è stato anche previsto un aumento dal 18% al 23% dei contributi che le aziende dovranno versare in loro favore, oltre alla corresponsione di una indennità giornaliera di malattia che farà carico all’Inps. Infine, a chi abbia titolo all’indennizzo per maternità (e questo vale anche nei casi di adozione e di ingresso in famiglia) sarà corrisposto un trattamento economico per congedo parentale entro il primo anno di vita del bambino.

Ma non finisce qui perché sempre per i co.co.pro., che abbiano lavorato per aziende in crisi, vengono per la prima volta definiti dei programmi per la loro riqualificazione professionale e per il loro reinserimento occupazionale. Siamo al primo passo di quella riforma degli ammortizzatori sociali che è allo studio e che assai presto sarà oggetto di confronto con i sindacati: un pacchetto che parla anche di misure per contrastare il declino dell’apparato produttivo ed a sostegno dei livelli occupazionali in caso di crisi economica aziendale.

C’è, infine, l’introduzione del “Patto di solidarietà tra generazioni” che, su base assolutamente volontaria, prevede la possibilità di ridurre l’orario di lavoro per gli ultra 55enni, così da favorire l’assunzione part-time di giovani con meno di 25 anni e, se laureati, di 29 anni.
Un pacchetto assai consistente di misure è stato deciso anche per contrastare il lavoro nero ed irregolare, anche al fine di tutelare la salute e la sicurezza. Misure che comprendono, tra l’altro, una maggiore frequenza dei controlli, con l’assunzione di nuovi ispettori ed il potenziamento dell’organico dei Carabinieri, una nuova norma riguardante l’indice di congruità tra opera e manodopera, regole per la regolarizzazione degli extracomunitari e la lotta al caporalato, la costituzione di un fondo per l’emersione del sommerso. Infine sono state migliorate le tutele risarcitorie in favore di chi subisce danni sul lavoro.

Anche in questo caso la Finanziaria si pone in una linea di coerente continuità con il decreto Bersani-Visco che ha istituito l’obbligo del tesserino di riconoscimento anche per gli edili (una misura che ha già determinato l’assunzione di 17mila nuovi lavoratori), oltre alla facoltà di chiudere i cantieri irregolari, l’inasprimento delle sanzioni nei confronti delle aziende che impiegano manodopera in nero ed il ripristino della diaria per gli ispettori del lavoro.

Per ultimo è importante considerare che, grazie all’introduzione del nuovo fondo, tutti questi interventi saranno coordinati a livello nazionale con le regioni e gli Enti locali.

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