martedì 29 agosto 2006

DAL RAPPORTO DEGLI ISPETTORI DEL LAVORO GIUNGE UNA INDICAZIONE VALIDA ANCHE PER I CALL-CENTER DELL’UMBRIA

Rifondazione comunista dell’Umbria esprime soddisfazione per il valore positivo della iniziativa degli Ispettori del Lavoro sui call-center di Atesia.
Da tempo il nostro partito sostiene che un rapporto di lavoro autonomo nei call-center, anziché di lavoro subordinato, costituisce una vera e propria truffa ai danni dei lavoratori e dello Stato.

Finalmente si comincia a fare chiarezza. Questa chiarezza va estesa pure ai call-center della nostra regione, la quale conta nel settore fra i 1500 e i 2000 addetti. Per questo riteniamo necessario anche in Umbria assumere ed estendere queste interpretazioni degli Ispettori in tutto il settore dei call-center.

Da qui può partire un’iniziativa più vasta per cancellare tutte le forme di finto lavoro autonomo e per riportarle nella condizione di lavoro subordinato. Solo questa iniziativa, oltre che ripristinare un sacrosanto diritto per centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori, sarebbe in grado di ottenere un forte recupero contributivo per l’Inps.

La relazione degli Ispettori non può restare un caso isolato, deve diventare invece un punto di riferimento per tutta l’iniziativa politica della coalizione che governa il Paese e la Regione.

Inoltre auspichiamo che in tutti i luoghi di lavoro ove c’è finto lavoro autonomo si sviluppi un’iniziativa promossa dalle organizzazioni sindacali che porti, anche attraverso il coinvolgimento della pubblica autorità, alla generalizzazione di pronunciamenti come quello su Atesia.

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