giovedì 4 maggio 2006

RIFONDAZIONE A FIANCO DELLA CGIL CONTRO IL LAVORO NERO

RIFONDAZIONE COMUNISTA DELL’UMBRIA A FIANCO DELLA CGIL CONTRO IL LAVORO NERO


Rifondazione comunista dell’Umbria sostiene la campagna nazionale, promossa dalla Cgil, contro il lavoro nero. La campagna può rappresentare un’occasione concreta per promuovere una vasta azione informativa, di denuncia e di rivendicazione, a livello regionale e nazionale, con iniziative e proposte da confrontarsi con le amministrazioni e le principali forze politiche e sociali della Regione.


Il lavoro nero priva infatti uomini e donne dei loro diritti fondamentali. Rende più insicura e precaria la vita dei lavoratori, italiani e migranti. E' la negazione di ogni idea di sviluppo, di qualità, di democrazia, di uguaglianza reale. L’economia illegale, del resto, in questi anni è cresciuta, coinvolgendo, secondo l’Istat, più di 4 milioni di lavoratori e lavoratrici (quasi 5 secondo le rilevazioni del Censis) ,di cui oltre settecentomila immigrati ( dati Caritas 2005) . Per un valore stimato variabile dal 20% del PIL (dati Istat) al 26% (dati Censis), con più di 16/18 miliardi di euro sottratti annualmente alle sole casse dell’INPS e dell’INAIL; parte consistente di quell’evasione fiscale totale stimata, dall’Agenzia delle Entrate, per un importo di 200 miliardi di euro l’anno.

Il lavoro nero è dunque l’altra faccia della crisi economica e sociale della nostra Regione e del Paese e rappresenta la principale voce di evasione contributiva e fiscale, per decine di miliardi di euro, sottratti al sistema di tutele e di welfare collettivo. Ogni anno aumenta il numero dei lavoratori nell’economia sommersa e questo è causa di irregolarità, illegalità, assenza di diritti, infortuni e morti bianche: in Umbria ci permettiamo di suggerire di insistere sul potenziamento dell’azione di coordinamento della Regione nei confronti dei soggetti che operano nel campo della sicurezza dei luoghi di lavoro, come sostenuto a suo tempo nella mozione sugli infortuni presentata dal nostro gruppo consiliare.

Occorre allora assumere l’impegno politico e morale di sostenere, anche attraverso la campagna nazionale della Cgil, le condizioni per un serio approfondimento della situazione del lavoro nero in Umbria.

Noi siamo pronti.

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