LE PROMESSE DA MARINAIO DEL CAVALIERE
LA VERITA DIETRO LE PROMESSE DA MARINAIO DEL CAVALIER BERLUSCONI: INVESTIMENTI PUBBLICI IN CADUTA LIBERA E IL DISASTRO DELLORDINE PUBBLICO
L'aumento della spesa pubblica, che ha mandato in tilt i conti dello Stato, non è stato certo provocato dagli investimenti pubblici necessari per il rilancio dell'Azienda Italia. Lo dimostrano i pochi dati aggiornati disponibili sul fronte Ricerca & Sviluppo che attestano come, rispetto ad una crescita del 5,8% degli investimenti della pubblica amministrazione nel 2001, siamo precipitati nel 2005 ad un misero 1,5%, ovvero ad una misura inferiore addirittura al tasso inflattivo.
L'aumento della spesa pubblica, che ha mandato in tilt i conti dello Stato, non è stato certo provocato dagli investimenti pubblici necessari per il rilancio dell'Azienda Italia. Lo dimostrano i pochi dati aggiornati disponibili sul fronte Ricerca & Sviluppo che attestano come, rispetto ad una crescita del 5,8% degli investimenti della pubblica amministrazione nel 2001, siamo precipitati nel 2005 ad un misero 1,5%, ovvero ad una misura inferiore addirittura al tasso inflattivo.
Ma cè di più perché se, sempre nel 2001 si erano registrati (dati del Ministero) 182 interventi per la creazione di nuove aziende ad alta tecnologia, con uno stanziamento pari a 266 milioni di euro, nel 2005 queste iniziative sono state in tutto 31, per un valore di appena 14 milioni.
Per non parlare, poi, della scuola e delluniversità, temi suoi quali ci siamo già più volte intrattenuti ma sui quali vale la pena ritornare, in specie per quanto riguarda un altro aspetto dei famigerati proclami del premier sulle 'tre i' (Internet, inglese, impresa). Alla fine del suo mandato, il Censis rileva che la percentuale di italiani in grado di sostenere una conversazione in una lingua diversa da quella di casa s'è ridotta dal 46 per cento del 2001 al 36 del 2005. Dieci punti in meno in soli cinque anni.
E perfino il tormentone sulle infrastrutture, ripetutoci fino alla noia con gli spot televisivi sulle grandi opere, è soltanto un maldestro bluff visto che, secondo i ricercatori del Cresme, allo scorso aprile era stato ultimato appena lo 0,01 per cento delle grandi opere strategiche indicate nella cosiddetta legge obiettivo del 2002 (dal ponte sullo Stretto di Messina alla Salerno-Reggio Calabria, passando per il Mose di Venezia). Per capirci meglio la ditta Berlusconi & C. avrebbe mantenuto assai meno di una promessa su diecimila e che si tratti di bufale vere e proprie i primi a saperlo sono proprio gli uomini del governo. Ce lo dimostrano i dati contenuti nel rapporto dell'associazione tra i costruttori, secondo i quali gli stanziamenti nel bilancio dello Stato per nuove infrastrutture sono diminuiti dai 22.500 milioni del 2001 ai 18.188 del 2005.
La stessa situazione si ha riguardo allaltra impegnativa promessa sottoscritta dal Cavaliere nel famoso contratto con gli italiani: quella in materia di ordine pubblico.
Aveva promesso miracoli ed invece ha prodotto solo il Far West soprattutto al Sud, dove la delinquenza condiziona pesantamente ogni attività economica. L'Istat, ovvero lIstituto ufficiale di statistica italiano, ci dice che tra il 2001 e il 2004 il totale dei delitti denunciati è passato da 2.163.826 a 2.415.023. Secondo i calcoli di Luca Ricolfi, che ha elaborato dati dello stesso Istituto di statistica e del Viminale, nel primo triennio di questo governo il totale dei delitti ha conosciuto un'impennata del 17,5 per cento ('Tempo scaduto', il Mulino).
E gli italiani, se si escludono rarissime eccezioni, restano in attesa di vedere allopera i fantomatici carabinieri o poliziotti di quartiere.
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