mercoledì 22 giugno 2011

Appalti: calano gli investimenti nazionali, tiene il sistema umbro

E’ stato approvato lunedì 20 giugno 2011 il rapporto annuale sugli appalti dei lavori, servizi e forniture realizzati in ambito regionale, aggiudicati nel 2010. Il rapporto, redatto dall’Osservatorio dei contratti pubblici della Regione Umbria, è distinto in due parti: una dedicata agli appalti dei lavori ed una dedicata agli appalti dei servizi e forniture.


Dall’analisi degli appalti dei lavori, sostiene l’assessore Vinti, emerge che nel 2010 i lavori appaltati, risultano complessivamente n.869, per un importo complessivo a base d’asta di €265.931.455,28. Il numero degli appalti rispetto all’anno precedente è diminuito di n.39 interventi (4,3%), l’importo totale posto a base d’asta per l’anno 2010 è diminuito complessivamente rispetto al 2009 di €24.684.389,46 (8,5%). L’analisi dei dati dimostra che il calo degli investimenti è dovuto alle stazioni appaltanti nazionali mentre gli investimenti delle stazioni appaltanti locali (comunali, provinciali e regionali) si sono mantenuti allo stesso livello dell’anno precedente

La categoria di opera pubblica su cui si è registrato il maggiore valore di investimento è quella “Acquedotti, fognature, gasdotti, pubblica illuminazione, impianti produzione energia elettrica, impianti di smaltimento e recupero rifiuti, depuratori, discariche”, per un totale di n.57 (24,46%) appalti e un importo complessivo di €91.735.151,46 pari al 47,83% del totale dell’investimento complessivo, gli investimenti in questa categoria di opere è aumentata rispetto al 2009 di €67.467.897,14 come importo, di n.27 come numero. Il forte incremento di questa categoria è dovuto principalmente alla realizzazione di impianti fotovoltaici per un importo di €20.128.123 e dall’appalto della Soc. TERNI ENA per il revamping dell'esistente centrale di recupero energetico - importo base d’asta €19.557.250.

La seconda categoria in ordine di importo risulta quella che attiene alle “Opere stradali , aeroportuali, percorsi meccanizzati, parcheggi, verde pubblico” con n.63 (27,04%) appalti per un importo di €28.535.951,40 pari al 14,88% del totale dell’investimento complessivo. Per questa categoria si è invece verificata una diminuzione nel numero di appalti (-18) e una diminuzione per quanto riguarda l’importo di €43.590.245,79 rispetto all’anno 2009.

La terza categoria risulta quella relativa agli interventi infrastrutturali “Edilizia scolastica, Universitaria, Musei, Biblioteche”, con n.33 (14,16%) ed un importo complessivo di €16.985.445,55 (8,86%). Anche in questa categoria si registra una diminuzione del numero di appalti (- n.3) e dell’importo complessivo (-€5.913.517,21) rispetto al 2009.

Sono analizzate le procedure di scelta del contraente.

La modalità di scelta più utilizzata per il numero di appalti aggiudicati risulta per la prima volta la Procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando n.107 (45,92%) per un importo base asta di €27.800.285,14 (17,97%) mentre la Procedura aperta è quella che registra il maggior importo €118.389.080,60 (76,53%). Il numero di gare per le quali è stata adottata questa procedura è di n.94 (40,34%).

Da rilevare il forte incremento nell’utilizzo di questa procedura negoziata, che dal 2008, in cui era stata adottata per n.33 (15,35%) appalti, nel 2009 è passata a n.78 appalti (32,5%), fino ad arrivare nel 2010 a n.94 appalti. Tutto questo è la conseguenza della possibilità di ricorrere all’affidamento secondo la procedura negoziata per lavori di importo fino a 500.000 euro stabilita dal dicembre 2008 con il correttivo del Codice dei Contratti.

E’ da registrare inoltre un aumento del valore dei ribassi che arrivano a punte del 58,126% ed un innalzamento delle medie complessive.

Il criterio per la scelta del contraente più utilizzato è sempre quello del prezzo più basso che risulta essere stato scelto per n.209 (89,7%) gare per un importo di €79.220.402,99 (51,21%) rispetto al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa scelto in n.24 (10,30%) casi per un importo di €75.483.886,80 (48,79%).

Il ribasso medio con cui sono state aggiudicate le gare di lavori che hanno utilizzato il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa è del 16,65% mentre i ribassi medi effettuati nelle gare al massimo ribasso vanno da un minimo del 20,27% ad un massimo del 43,70%.

Dall’analisi dei dati emerge che l’incidenza media dei costi della sicurezza rispetto all’importo base asta nel 2010 risulta del 6,58%.



Per quanto riguarda la provenienza delle imprese che si sono aggiudicate la gara nel 2010, le imprese umbre si sono aggiudicate n.159 (68,24%), di cui Perugia 116 e 43 Terni, appalti per un importo di €75.424.919,28 (48,75%). Mentre le imprese aggiudicatarie proveniente da altre regioni risultano n.74 (31,76%) per un importo totale base asta di €79.279.370,51 (51,25%).

Per quanto riguarda gli appalti dei servizi e forniture, emerge la netta preponderanza dei contratti appaltati da stazioni appaltanti di interesse regionale, provinciale e comunale rispetto ai contratti di interesse statale, e ciò sia guardando al numero dei contratti (contratti di interesse regionale: 84,80%), sia in relazione all’importo complessivo degli stessi (contratti di interesse regionale: 87,59%).

Il raffronto sinottico della situazione relativa agli anni 2008, 2009 e 2010, continua Vinti, evidenzia che gli appalti dei servizi e forniture sono sensibilmente calati nel 2010.



Contrariamente a quanto succede per gli appalti dei lavori, negli appalti dei servizi e forniture, emerge una prevalenza di procedure per l’affidamento di appalti dei servizi aggiudicati con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale - distinta per provincia e per regione - delle imprese aggiudicatarie degli appalti dei servizi e di forniture, che, per i servizi, vede una percentuale del 53,06% del numero dei contratti affidati ad operatori economici con sede in Umbria. Per quanto concerne, invece, gli appalti per la fornitura di beni, si assiste alla prevalenza del numero dei contratti affidati ad operatori economici con sede in Lombardia (38,37%), mentre le forniture affidate ad imprese umbre risultano pari al 18,60%.

Resta invariato l’investimento complessivo dei Comuni, delle Province e della Regione per opere pubbliche, mentre calano gli investimenti nazionali sull’Umbria. In questo quadro risultano essere positivi gli investimenti a salvaguardia, potenziamento e manutenzione delle reti idriche e per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Permane preoccupante la diffusione della modalità di assegnazione delle gare con il criterio del massimo ribasso che induce ad aggiudicare lavori a ribassi sempre più elevati che rischiano di mettere in discussione la qualità delle opere realizzate, e che comprimono sicuramente, le risorse destinate alla sicurezza del lavoro.

A fronte di questa situazione, conclude l’assessore Vinti, la Giunta Regionale ha provveduto ad approvare le “linee guida” per il calcolo dei costi e degli oneri della sicurezza e per la determinazione del costo presunto della manodopera nell’affidamento dei lavori pubblici, tese ad evitare che i costi per la sicurezza siano oggetto di ribasso.

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