giovedì 25 novembre 2010

MORTI SULLE STRADE; VINTI REPLICA A ROSI: “DA G.R. AZIONI CONCRETE; 5 MLN DI EURO PER SICUREZZA STRADE UMBRE”

(AUN) – Perugia 23 nov. 010 - “C’è anche un Centro di monitoraggio sulla sicurezza stradale, per il quale sono previste risorse complessive del Ministero dei trasporti e della Regione Umbria per cinque milioni di euro, nel pacchetto di interventi per arginare la piaga degli incidenti stradali e ridurre la mortalità sulle strade umbre predisposto dalla Giunta regionale”. Lo ha comunicato l’assessore regionale alla sicurezza stradale, Stefano Vinti, in risposta alle affermazioni della consigliera del PDL Maria Rosi, che ieri aveva annunciato una interrogazione in Consiglio regionale sulla presunta inerzia della Giunta regionale relativamente al fenomeno degli incidenti stradali.


“Si tratta di azioni concrete che ci consentiranno di proseguire gli interventi finora attuati e di dotare l’Umbria di ulteriori strumenti per accrescere la sicurezza delle infrastrutture – ha detto Vinti. Il Centro regionale di monitoraggio sulla sicurezza stradale (“MoSS”), in raccordo e collaborazione con Comuni, Province, organi statali e ASL, permetterà alla Regione di acquisire ed elaborare dati e informazioni utili a impostare programmi e piani di investimento orientati a ridurre l’incidentalità e ad ottimizzare le sempre più scarne risorse erogate dal governo nazionale”.

Nell’ambito del progetto MoSS, per il quale è previsto un cofinanziamento regionale di 2 milioni di euro spalmato sulle annualità 2011-2015, sono previsti: la realizzazione del Catasto delle strade regionali per conoscere lo stato delle infrastrutture umbre; il rilevamento dei flussi di traffico, con l’installazione di centraline di rilevamento e trasmissione della quantità e della tipologia dei mezzi, integrabile con sensori che rilevano le condizioni di manutenzione del manto stradale; l’integrazione delle centraline con ulteriori strumenti in grado di acquisire informazioni sui dati ambientali e sulle condizioni meteo, infine il rilevamento della incidentalità, in accordo con tutti gli enti gestori e tutti i soggetti operanti nella vigilanza, prevenzione e gestione dei soccorsi, mediante un sistema coordinato e condiviso di informazioni.

Le altre iniziative per lo sviluppo di politiche regionali in materia di sicurezza stradale annunciate dall’assessore riguardano l’attuazione dei Programmi annuali del Piano nazionale della sicurezza stradale, con la riattivazione del primo e secondo Piano e l’emanazione dei bandi per il terzo, quarto e quinto.
Inoltre la ripresa degli incontri con le istituzioni che hanno competenze in materia (Province, soggetti proprietari e gestori delle strade, Polizia municipale, Prefettura, Polizia stradale, Carabinieri, Aziende sanitarie e istituzioni scolastiche) per verificare la possibilità di costituire un Comitato o una Consulta regionale per la sicurezza stradale, eventualmente da modellare sulla Consulta nazionale per la sicurezza stradale istituita al CNEL, di cui fanno parte ACI, associazioni di consumatori, ciclisti, pedoni, autotrasportatori, aziende di TPL ed organizzazioni sindacali, associazione vittime della strada, etc….

“Al contrario di quanto sostiene la Consigliera Rosi, sottolinea Vinti - la Giunta regionale rivolge particolare attenzione alle questioni legate alla sicurezza stradale tanto che, per la prima volta queste sono oggetto di specifica delega. A sostegno di ciò voglio ricordare gli investimenti della Regione per la rete viaria finalizzati a rendere più fluida la circolazione, ma anche a migliorare i livelli di sicurezza eliminando situazioni inadeguate o pericolose. In particolare la realizzazione di rotatorie, la sistemazione di incroci, la costruzione di varianti stradali per separare i flussi di traffico di attraversamento da quelli di penetrazione e distribuzione, la soppressione di passaggi a livello e di interferenze strada-ferrovia, la costruzione di marciapiedi, piste ciclabili e parcheggi. Analoghe finalità si possono rilevare negli interventi che la Regione ha finanziato per potenziare e migliorare il trasporto pubblico locale, la mobilità ecologica, gli impianti per la mobilità alternativa, la promozione dell’uso del mezzo privato così da ridurre il traffico automobilistico che rappresenta uno degli elementi di maggiore pericolosità. Non sono mancati – ha concluso Vinti - interventi diretti ad iniziative di prevenzione, educazione e sensibilizzazione, soprattutto se riferite alle cause più ricorrenti dell’incidentalità e alle categorie più esposte a rischio: giovani, immigrati e anziani”.

MC/CM

NNN

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