lunedì 5 luglio 2010

Il governo Berlusconi prenda esempio dalla Finlandia: la banda larga diventa un diritto universale garantito e l’economia digitale traina lo sviluppo. In Umbria la banda larga è strategica per la crescita

Il governo finlandese ha sancito che l’accesso ad internet ad alta velocità deve essere un diritto civile garantito a tutti i cittadini e ha stabilito che entro il 2015 gli operatori del Paese dovranno fornire connessioni da 100 megabit al secondo a tutta la popolazione. Si tratta di un salto di qualità e di un investimento deciso sulla banda larga da parte di uno Stato che, con la Nokia e Linux, è da tempo all’avanguardia nell’economia digitale.

Già attualmente la percentuale di famiglie con una connessione a banda larga, con una velocità di scaricamento dati di almeno un megabit al secondo, in Finlandia è al 78%, mentre l’Italia è al 39%. Un ritardo decisamente pesante, rispetto al quale ci vuole un vero e proprio cambio di rotta.

L’Umbria sta facendo la sua parte, e l’infrastrutturazione della rete di banda larga è considerata strategica per lo sviluppo dell’economia digitale e il rilancio del tessuto produttivo ed economico regionale.

Abbiamo previsto uno stanziamento di 38 milioni di euro per completare il progetto di realizzazione di una rete che permetterà di collegare le pubbliche amministrazioni della regione con infrastrutture di banda larga, consentendoci di eliminare nel 2011 il “digital divide”. Ma questa rete interamente pubblica sarà a disposizione anche degli operatori privati per portare la banda larga e una connessione veloce ai cittadini.

L’obiettivo è di rendere di ampia diffusione gli strumenti di e-governement previsti dal Codice di amministrazione digitale per le pubbliche amministrazioni, in modo tale da semplificare e velocizzare l’accesso ai servizi per i cittadini, di consentirne una più marcata partecipazione, garantirla trasparenza della pubblica amministrazione e raggiungere elevati risparmi, sia in termini di carta risparmiata (con l’incentivazione dell’amministrazione digitale e del protocollo informatico), sia in minori spese postali (con l’ampio utilizzo della posta certificata). Se questi strumenti si incroceranno, poi, con l’offerta di servizi elettronica ai cittadini e con un generalizzato utilizzo della via digitale nel rapporto tra cittadino e amministrazione pubblica, di sicuro si getteranno basi solide perché l’economia basata sulle ICT potrà trainare una ripresa produttiva che molto gioverà allo sviluppo dell’intera economia regionale.

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