giovedì 22 marzo 2007

BONUS FISCALE VA RIDISTRIBUITO A FAVORE DELLE FAMIGLIE

PER I PARTITI DELL’UNIONE IL BONUS FISCALE VA RIDISTRIBUITO A FAVORE DELLE FAMIGLIE, A PERUGIA LA PROPOSTA DI BILANCIO DELLA GIUNTA COMUNALE AGGRAVA IL CARICO FISCALE PER LE FAMIGLIE: RIFONDAZIONE COMUNISTA CHIEDE COERENZA

“Le imprese hanno già avuto, il bonus fiscale ora tocca alle famiglie, alla spesa sociale e all’ambiente”: possiamo così sintetizzare la presa di posizione unanime dei capigruppo dell’Unione di Camera e Senato che si sono riuniti ieri per esprimersi riguardo alla destinazione delle maggiori entrate fiscali che hanno premiato l’azione di contrasto dell’evasione avviata dal governo Prodi. Posizione, questa, che stata successivamente avallata dalle segreterie politiche di quegli stessi partiti, come ha anche sottolineato il nostro segretario, Franco Giordano, sostenendo che in Italia è finalmente suonata l’ora del “risarcimento sociale”.

Una presa di posizione cosi chiara e netta non c’era mai stata da parte della Conferenza dei capigruppo dei partiti del centro sinistra, neppure su questioni di altrettanta rilevanza politica ed è quanto mai significativo il fatto che si sia espressa in questa circostanza, segno che lo stato di difficoltà denunciato dagli strati sociali più disagiati ha raggiunto un livello per davvero intollerabile, rispetto al quale si è fatta estremamente urgente la necessità di un pronto intervento riparatore.

In ballo c’è la destinazione di un discreto gruzzolo, circa 8 milioni di euro che in parte ci si propone di impiegare per migliorare lo stato dei conti pubblici e che per la parte restante dovrebbero essere ridistribuiti per dare sollievo ai nuclei familiari più bisognosi (si pensa in particolare all’abolizione dell’Ici sulla prima casa ed a misure di sostegno per gli affitti), oltre che per aumentare le pensioni più basse e finanziare un ampliamento consistente degli ammortizzatori sociali: in sostanza il fine ultimo di questa manovra è quello di mettere più soldi nelle tasche di chi ha di meno, contribuendo in tal modo anche a rilanciare i consumi e, conseguentemente, a sostenere lo sviluppo più in generale.

La Finanziaria –hanno anche sottolineato i capigruppo dell’Unione- ha già soddisfatto le richieste delle imprese concedendo loro i vantaggi non indifferenti connessi con la riduzione del cuneo fiscale e le positive risultanze di questa misura si sono già avvertite: la produttività delle aziende è aumentata ed anche l’interscambio commerciale ne ha tratto benefici. Ora dobbiamo pensare a soddisfare le attese, non soddisfatte con la stessa Finanziaria, dell’altra faccia della medaglia: le famiglie, appunto.

La lotta all’evasione e l’avversione ai condoni hanno dunque pagato e l’Unione si accinge ad onorare l’impegno che aveva assunto con gli elettori: ridurre il carico fiscale dei contribuenti, a partire da quelli a più basso reddito, in stretta correlazione con il maggiore gettito assicurato dal recupero dell’evasione.

E’ la stessa filosofia che Rifondazione Comunista propone di osservare anche a livello locale, dove pure si può spingere ulteriormente sul pedale della lotta all’evasione, in particolare laddove, come nel caso del Comune di Perugia, ci si accinge a mettere ai voti bilanci di previsione che il carico fiscale anziché diminuirlo lo aggraverebbero ulteriormente a tutto danno dei cittadini meno abbienti. La posizione che esprimiamo in Umbria si muove perciò nella stessa direzione che è stata indicata a Roma dall’intero arco dei partiti del centro sinistra, cosa che non si può dire per le altre forze politiche che assieme a noi sostengono la Giunta Locchi, alle quali torniamo a sollecitare un confronto serio e costruttivo sulle proposte di modifica che abbiamo formulato al riguardo.

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