venerdì 5 novembre 2010

Il Sapere è un Bene Comune. Tagli per il diritto allo studio un altro tassello del disegno eversivo di Berlusconi"

L’obiettivo dello smantellamento dello stato sociale da parte del governo Berlusconi trova conferma nel drastico taglio ai fondi per il diritto allo studio. Le destre stanno operando chirurgicamente per svilire la Costituzione repubblicana attraverso misure draconiane che impediscono di fatto la capacità di enti ed istituzioni di erogare servizi adeguati in settori strategici per i cittadini. La scuola pubblica, universale e laica è stato uno dei fondamenti della storia repubblicana; un modello scolastico che ha garantito la crescita sociale ed economica del Paese. Accanto allo smantellamento dei diritto e delle garanzie dei lavoratori, alla spinta impressa alla privatizzazione dei servizi un altro tassello si aggiunge al disegno, che non esistiamo a definire eversivo, ormai palese di dividere la nostra società in caste.


Siamo contro la privatizzazione dei saperi e crediamo che il sapere, critico, consapevole e di qualità, sia un "bene comune" che vada preservato e tutelato.

Siamo contro la privatizzazione dei saperi e crediamo che il sapere, critico, consapevole e di qualità, sia un "bene comune" che vada preservato e tutelato.

L’appello del Commissario dell’Adisu Oliviero non può che trovarci d’accordo ed è per questo che assicuriamo massimo sostegno a tutte le iniziative degli studenti, i docenti, le forze politiche e le istituzioni per contrastare la manovra del governo che ormai da un lato fa scempio dell’immagine pubblica dell’Italia con i “vizietti” del capo e dall’altro impedisce la crescita di un Italia migliore con scelte che colpiscono pesantemente gli studenti, i lavoratori, le famiglie incidendo direttamente sulle loro condizioni materiali di vita.





Stefano Vinti

Segretario Regionale Prc Umbria

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