venerdì 19 novembre 2010

Ex Casa Cardinali di Tuoro: iter regolare per la Giunta regionale

La legge regionale 28 novembre 2003, n. 23 individua precise modalità per l’attivazione delle procedure di programmazione degli interventi da finanziare con le risorse regionali destinate all’edilizia residenziale pubblica.


La legge prevede l’approvazione di un “Piano triennale” che la Giunta propone per l’approvazione al Consiglio regionale.

Con il “Piano Triennale”, per grandi linee, si approva:

• la rendicontazione dell’attività svolta, dei risultati conseguiti

• la presa d’atto delle eventuali economie riscontrate nel precedente periodo di pro-grammazione;

• la rilevazione del fabbisogno;

• l’ammontare delle risorse disponibili nel triennio;

• le “categorie di intervento” tra quelle previste dalla legge su cui risulta necessario attivarsi in base al fabbisogno rilevato;

• la distribuzione delle risorse finanziarie per ciascuna “categoria di intervento”.

Una volta approvato il “Piano Triennale”, la Giunta regionale avvia le procedure per la formazione dei “Programmi Operativi Annuali” (POA) che si articolano nella approvazione del “Documento preliminare” e del “Documento definitivo”.

In particolare, nella fase propedeutica alla definizione del “POA preliminare” il servizio regionale richiede a tutti i Comuni della regione di evidenziare le specifiche necessità del proprio territorio e di indicare anche la disponibilità di aree su cui realiz-zare nuovi interventi e/o di immobili da recuperare.

Sulla base delle risposte dei Comuni viene predisposto e sottoposto all’approvazione della Giunta regionale il “Documento preliminare al POA” nel quale sono individuati i Comuni sede degli interventi ed assegnato a ciascun Comune un budget di alloggi per ciascuna categoria di intervento prevista. Vengono inoltre fissati i termini entro i quali le Amministrazioni comunali e le ATER, limitatamente agli in-terventi di edilizia a canone sociale, devono inviare alla Regione oltre all’elenco degli operatori selezionati per ciascuna “categoria di intervento” la documentazione riguar-dante le caratteristiche di ciascun intervento.

Conclusa questa fase la Giunta regionale approva il “Programma Operativo an-nuale” definitivo nel quale sono indicati tutti gli interventi ammessi a finanziamento, gli operatori che li realizzeranno, l’entità del contributo regionale assegnato.

Con deliberazione del Consiglio regionale 16 settembre 2008, n. 257 è stato ap-provato il “Piano Triennale per l’edilizia residenziale pubblica 2008 -2010”, a questo atto è seguita la deliberazione della Giunta regionale 2 marzo 2009, n. 256 con la qua-le è stato approvato il “Documento preliminare al Programma Operativo Annuale (POA) 2008 e 2009” di edilizia residenziale pubblica, nel quale tra gli altri, è stato in-dividuato il comune di Tuoro sul Trasimeno quale sede di un intervento per un nume-ro massimo di 6 alloggi di edilizia residenziale pubblica da assegnare in locazione a canone sociale, così come previsto dalla legge regionale 23/2003.

Nello stesso atto è stato fissato il termine entro il quale i Comuni e le ATER per gli interventi di edilizia a canone sociale avrebbero dovuto identificare puntualmente gli interventi che, nel caso specifico, era il 30 settembre 2009.

Per scendere nel caso specifico, l’ATER di Perugia per conto del comune di Tuoro sul Trasimeno, entro i termini fissati ha fatto pervenire la propria proposta ed è stato inserito nel “programma Operativo Annuale 2008 e 2009” definitivo che è stato approvato con deliberazione della Giunta regionale 23 dicembre 2009, n. 1988.

L’intervento proposto, da realizzarsi a cura dell’ATER di Perugia, riguarda il recupero di un immobile dismesso sito in Piazza S. Maria Maddalena nel quale a se-guito dei lavori potranno essere realizzati 4 alloggi da locare a canone sociale con le modalità previste dalle norme regionali.

È importante sottolineare in questa sede che i Comuni, nel rispetto di tutte le norme vigenti, scelgono in autonomia la tipologia degli interventi nonché la loro localizzazione ed approvano con atti degli organi collegiali le proposte da inserire nei programmi operativi approvati, nella fase successiva, dalla Regione.

Trattandosi, quindi, di una specifica competenza assegnata dalle norme ai Co-muni, se le proposte rispondono ai requisiti fissati dalla Regione nel “Piano Triennale” prima, e nel “Documento preliminare al Programma Operativo Annuale” poi, vengono ammesse a finanziamento e viene loro assegnato il contributo regionale.

L’esigenza di rispettare le peculiari competenze delle Amministrazioni comunali non consente alla Giunta regionale, per il tramite dei propri uffici, di sindacare sulle scelte operate.

Allo stato attuale, comunque, non è pervenuta alcuna richiesta di modifica dell’intervento ammesso a finanziamento da parte del Comune. Sono stati manifestan-ti alcuni rilievi da parte dei rappresentanti di un comitato cittadino con il quale si è te-nuta anche una riunione.

Va sottolineato che al momento la Regione è in attesa della scadenza dei termini fissati nel 03.02.2011 entro i quali dovranno essere avviati i lavori.

Sulla base della documentazione fin qui pervenuta la Regione non ha alcuna possibilità di intervento e qualsiasi decisione in merito potrà essere eventualmente presa o a seguito di una specifica richiesta/comunicazione del Comune o qualora alla scadenza del 03.02.2011 non fossero iniziati i lavori riguardanti l’intervento ammesso a finanziamento.



L’Assessore

Stefano Vinti

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