lunedì 25 ottobre 2010

La relazione dell'assessore Vinti al convegno di Trevi del 22 ottobre 2010 sulla sicurezza nei cantieri

Continua l’impegno della Regione Umbria nella promozione della cultura della prevenzione e tutela della salute e sicurezza nei cantieri edili privati, che quest’anno vede impegnati i Comuni di Spoleto, Trevi, Cascia, Norcia, Vallo di Nera e Campello sul Clitunno in accordo con l’ASL 3, gli Ordini e Collegi Professionali della Provincia di Perugia, che il 25 agosto scorso hanno siglato il Protocollo d’Intesa.


Con l'iniziativa denominata “Costruisci con la testa”, la Regione Umbria promuove dal 2009 la cultura della prevenzione e tutela della salute e sicurezza nei cantieri edili privati.

Questa campagna di “civiltà”, che invita il cittadino a conoscere, valutare e agire con coscienza perchè sicurezza e rispetto delle regole sono i presupposti per un lavoro “etico”, viene quest’anno estesa a questi nuovi sei Comuni dell’ASL 3, con l'intento di sensibilizzare ed informare un maggior numero di committenti privati sul rispetto delle norme sulla sicurezza nei cantieri e la regolarità contributiva (DURC - Documento Unico di Regolarità Contributiva).

L'obiettivo è salvaguardare la vita e la salute dei lavoratori promuovendo la scelta di un percorso di correttezza e responsabilità: il rispetto delle regole.

L'azione attraverso la quale la Regione Umbria mira ad assolvere le sue competenze, ponendosi in prima linea in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, si sostanzia con l'invito a riflettere, perché i progressi nella salvaguardia della vita e del lavoro si conseguono solo quando c’è una reale crescita della società civile.

Questa riflessione si rinnova con gli stessi strumenti della precedente Campagna, con l’affissione dei manifesti, per tappezzare di sicurezza i comuni coinvolti ed innalzare il livello di attenzione, con il depliant informativo e un vademecum ideale composto di:

 pagine di spiegazione dei temi oggetto della campagna che parlano un linguaggio semplice ed esauriente, perché rivolte ai cittadini che vogliono eseguire interventi sulla propria casa, dal più piccolo al più complesso;

 pagine su cui soffermarsi per un esame più approfondito, per un colloquio diretto con i tecnici,

 pagine guida, con i punti cardine necessari al committente, per agire in sicurezza insieme all’elenco dei luoghi della Pubblica Amministrazione, al servizio del cittadino, dove reperire chiarimenti e notizie aggiornate.

 questionari di valutazione, perché l’Amministrazione monitorando la percezione, l'accoglienza e l'apprendimento della campagna possa essere in grado di capire se l’obiettivo è stato raggiunto o se è possibile migliorare.

L’obiettivo è sempre e solo quello di rafforzare nel cittadino la consapevolezza che la Regione Umbria, quale Ente di indirizzo, coordinamento, supporto e programmazione, è presente sul territorio, mettendo in atto molteplici attività e interventi mirati alla salvaguardia della vita e della salute dei suoi lavoratori e questi interventi sono perseguibili solo attraverso la promozione del rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni attinenti i diritti civili e sociali.

Questa caparbietà a voler comunque procedere, nonostante le esigue risorse finanziarie e i tagli subiti dal Bilancio, che hanno limitato il campo di applicazione consentendo l’estensione della Campagna a soli altri sei Comuni, denota quanto la Regione creda alla necessità di essere una valida presenza al fianco del Committente privato, per creare una sinergia cittadino-istituzione che persegua un innalzamento del grado di sicurezza in tutti i cantieri edili.

La nostra convinzione è stata poi rafforzata sia dai risultati decisamente positivi ottenuti lo scorso anno nei Comuni di Foligno, Spello, Montefalco, Bevagna , sia dall’entusiasmo con cui hanno aderito quest’anno gli Amministratori e gli operatori dei Comuni di Spoleto, Trevi, Cascia, Norcia, Vallo di Nera e Campello sul Clitunno, che dal qualificato e costante apporto tecnico che ci forniscono in questo progetto l’Asl3, gli Ordini e i Collegi professionali della Provincia di Perugia.

I cittadini, che sono poi il nostro interlocutore privilegiato, ci hanno spronato con i suggerimenti e le proposte inviati con il questionario presentato nella precedente Campagna, dove si legge “Continuate così per spendere meglio i nostri soldi” e “Realizzate corsi informativi nei Comuni”.

E’ evidente come la Campagna abbia colpito nel segno. Ha risposto ad un bisogno del cittadino di maggiore informazione su temi come la sicurezza dei lavoratori e la lotta al “lavoro nero”, sulla risoluzione dei quali la coscienza di ciascuno di noi si interroga costantemente.

E soprattutto ha colpito nel segno lo slogan “Tutela chi lavora per te, tutela te stesso”, che collega la tutela della salvaguardia degli interessi personali alla tutela degli interessi comuni.

Altre risposte hanno denunciato l’insofferenza verso la burocrazia e le leggi, che sono viste come lontane ed estranee all’effettiva e quotidiana protezione del lavoratore nel cantiere. Crediamo invece che l’iter burocratico sia un’opportunità di agire alla “luce del sole”, con la certezza di difendere la salute delle persone che lavorano e siamo pronti a supportare chiunque voglia intraprendere con noi questo percorso di civiltà e legalità. L’obiettivo finale che la nostra Regione si è prefisso, è quello di arrivare anche nell’angolo più sperduto del nostro territorio con l’informazione.

Lo slogan di questo Convegno “La sicurezza nei cantieri, una battaglia di civiltà. Noi siamo schierati” è quindi la sintesi della nostra campagna informativa per aumentare il livello di sicurezza nei cantieri edili a salvaguardia della salute dei lavoratori. E questa folta platea è l’auspicata e positiva risposta che tecnici, istituzioni, sindacati, imprese e cittadino sono schierati insieme a noi.

Sento infine particolarmente mia la scelta di realizzare questo Convegno come evento sostenibile, che nasce dalla consapevolezza che ogni nostra azione ha inevitabili impatti sull’ambiente. Promuovere comportamenti ambientalmente responsabili deve essere un impegno collettivo e questa occasione vuole lasciare a tutti voi un’eredità positiva e rendervi consapevoli che assumere buone pratiche migliora i comportamenti individuali, quelli professionali ed ha una ricaduta positiva su tutta la società civile.

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