Emergenza sfratti, Vinti: "I dati del ministero evidenziano la drammaticità del problema casa"
“I dati del Ministero dell’Interno sui provvedimenti di sfratto per il 2009 evidenziano una situazione drammatica per quanto riguarda il ‘problema casa’ nel nostro Paese”: è quanto afferma l’assessore regionale alle politiche abitative, Stefano Vinti, per il quale “la crisi economica, che ha fatto lievitare la cassa integrazione e che erode ogni mese posti di lavoro, ha come ripercussione pure la difficoltà per le famiglie nel pagare l’affitto per l’abitazione”.
A livello nazionale – spiega infatti Vinti - i provvedimenti di sfratto sono aumentati del 17,5 per cento e la motivazione più consistente è per impossibilità degli inquilini a corrispondere i canoni dovuti. Anche in Umbria i dati non sono confortanti: nel 2009 sono stati emessi 871 provvedimenti di sfratto, di cui 782 per morosità del conduttore. Rispetto all’anno precedente si registra un aumento del 8,88 per cento e le richieste di esecuzione sono state 936 di cui 398 eseguite.
“L’impegno della Regione – sottolinea l’assessore - è rispondere all’emergenza abitativa che si registra anche nei nostri territori e che si è aggravata con gli effetti della crisi produttiva e finanziaria. Infatti, soltanto per quanto riguarda le ATER provinciali, nel 2010 verranno avviati interventi per mettere a disposizione complessivamente 314 alloggi di edilizia residenziale pubblica, a canone concordato e sociale. Mentre sono pressoché completati interventi che immetteranno nel brevissimo periodo circa 700 alloggi. Sono infine in corso di programmazione, per le medesime finalità, interventi che consentiranno, nei prossimi anni, di disporre di ulteriori 258 alloggi”. Ciò tuttavia a fronte di un fabbisogno molto superiore. Secondo l’assessore da questo punto di vista “scontiamo un impegno insufficiente del governo per l’edilizia pubblica e per dotare le Regioni delle risorse necessarie ad affrontare l’emergenza abitativa. Dei 197 milioni di euro di finanziamento all’edilizia sovvenzionata, previsti nel Programma straordinario e stanziati lo scorso novembre, solo 6 milioni e 600 mila sono destinati all’Umbria. Mentre dei 377 milioni stanziati sempre all’interno del Piano casa nazionale quindici giorni fa solo 5 milioni 470 arriveranno alle casse regionali. “Il governo Berlusconi – conclude Vinti - invece di svendere il patrimonio pubblico con il federalismo demaniale farebbe meglio a mettere a disposizione adeguate risorse per le Regioni e gli enti locali al fine di risolvere i problemi più urgenti dei cittadini colpiti gravemente dalla crisi, a cominciare da un diritto di base come quello della casa”.



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